mercoledì 23 novembre 2016

Il Vangelo del Giovedì 24 Novembre 2016

Santi Andrea Dung-Lac e compagni.
1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di
san Giovanni apostolo (18,1-2.21-23; 19,1-3.9)
Dal Vangelo secondo Luca (21,20-28) anno pari.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Quando vedrete
Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua
devastazione è vicina.
Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti,
coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno
in campagna non tornino in città; quelli infatti saranno giorni di vendetta,
affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. In quei giorni guai alle
donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande
calamità nel paese e ira contro questo popolo.
Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni;
Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani
non siano compiuti.
Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia
di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra.
Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande
potenza e gloria.
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate
il capo, perché la vostra liberazione è vicina».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Per Gerusalemme, le parole profetiche di Gesù si avvereranno molto
presto; appena dopo una trentina d’anni dalla sua morte e risurrezione,
essa sarà distrutta e rasa al suolo per l’ennesima volta dai romani.
Dunque, al di là del linguaggio apocalittico, Gesù sta dicendo una cosa
molto concreta; questi eventi storici sono in realtà il segno di un
cambiamento molto profondo ed importante.
Tale cambiamento, ci porta anzitutto ad una liberazione ed un
rinnovamento interiore; Gesù sta annunciando anche a noi la possibilità
di vivere alla sua presenza in maniera assolutamente nuova e particolare.
Proprio alla fine di quest’anno liturgico, perché non proviamo a ripercorrere
con la memoria questo tempo che sta per concludersi, e a considerare tutte
le grazie che il Signore ci ha concesso.
Se non ci riusciamo, aiutiamoci con la preghiera. 
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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