domenica 2 ottobre 2016

Il Vangelo del Lunedì 3 Ottobre 2016

1° Lettura dalla lettera di san Paolo
apostolo ai Gàlati (1,6-12)
Dal Vangelo secondo Luca (10,25-37) anno pari.
In quel tempo, un dottore della Legge si alzò per mettere alla
prova Gesù e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per
ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?».
Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua
mente, e il tuo prossimo come te stesso».
Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è
mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gèrico
e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo
percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e,
quando lo vide, passò oltre.
Anche un levìta, giunto in quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto,
vide e ne ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo
e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore,
dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò
al mio ritorno”.
Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto
nelle mani dei briganti?».
Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui».
Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Se cercassimo di giustificarci un po’ meno davanti a Dio, con le
nostre presunte convinzioni, riusciremmo a comprendere cosa
Lui vuole insegnarci; per riconoscere negli altri un prossimo,
e non più uno sconosciuto ostile a noi, ci si deve sottoporre ad
un processo di purificazione molto profondo.
Anzitutto, si deve mettere da parte la fretta; come si fa ad
accorgersi degli altri e delle loro sofferenze se si è sempre preda
di una fretta che ci fa correre senza mai fermarsi?
Poi si deve imparare a versare sulle ferite degli altri due balsami
molto efficaci per guarire certe ferite; l’accoglienza e l’ascolto.
Accogliere una persona e darle ascolto è una forma molto semplice
e bella di capacità di farsi carico delle sofferenze altrui.
Non è sempre facile, ma per riuscirci, possiamo aiutarci
on la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata Fausto.


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