1° Lettura dalla lettera di san
Paolo
apostolo ai Gàlati (1,6-12)
Dal Vangelo secondo Luca
(10,25-37) anno pari.
In quel tempo, un dottore
della Legge si alzò per mettere alla
prova Gesù e chiese: «Maestro,
che cosa devo fare per
ereditare la vita eterna?».
Gesù gli disse: «Che cosa sta
scritto nella Legge? Come leggi?».
Costui rispose: «Amerai il
Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore,
con tutta la tua anima, con
tutta la tua forza e con tutta la tua
mente, e il tuo prossimo come
te stesso».
Gli disse: «Hai risposto bene;
fa’ questo e vivrai».
Ma quello, volendo
giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è
mio prossimo?».
Gesù riprese: «Un uomo
scendeva da Gerusalemme a Gèrico
e cadde nelle mani dei
briganti, che gli portarono via tutto, lo
percossero a sangue e se ne
andarono, lasciandolo mezzo morto.
Per caso, un sacerdote
scendeva per quella medesima strada e,
quando lo vide, passò oltre.
Anche un levìta, giunto in
quel luogo, vide e passò oltre.
Invece un Samaritano, che era
in viaggio, passandogli accanto,
vide e ne ebbe compassione.
Gli si fece vicino, gli fasciò
le ferite, versandovi olio e vino;
poi lo caricò sulla sua
cavalcatura, lo portò in un albergo
e si prese cura di lui.
Il giorno seguente, tirò fuori
due denari e li diede all’albergatore,
dicendo: “Abbi cura di lui;
ciò che spenderai in più, te lo pagherò
al mio ritorno”.
Chi di questi tre ti sembra
sia stato prossimo di colui che è caduto
nelle mani dei briganti?».
Quello rispose: «Chi ha avuto
compassione di lui».
Gesù gli disse: «Va’ e anche
tu fa’ così».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Se cercassimo di giustificarci un po’
meno davanti a Dio, con le
nostre presunte convinzioni, riusciremmo
a comprendere cosa
Lui vuole insegnarci; per riconoscere
negli altri un prossimo,
e non più uno sconosciuto ostile a noi,
ci si deve sottoporre ad
un processo di purificazione molto
profondo.
Anzitutto, si deve mettere da parte la
fretta; come si fa ad
accorgersi degli altri e delle loro
sofferenze se si è sempre preda
di una fretta che ci fa correre senza mai
fermarsi?
Poi si deve imparare a versare sulle
ferite degli altri due balsami
molto efficaci per guarire certe ferite;
l’accoglienza e l’ascolto.
Accogliere una persona e darle ascolto è
una forma molto semplice
e bella di capacità di farsi carico delle
sofferenze altrui.
Non è sempre facile, ma per riuscirci,
possiamo aiutarci
on la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.
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