martedì 23 agosto 2016

Il Vangelo del Mercoledì 24 Agosto 2016


S. Bartolomeo Apostolo.

1° Lettura dal libro dell’Apocalisse di san Giovanni

apostolo (21,9-14)

Dal Vangelo secondo Giovanni (1,45-51) anno C.

In quel tempo, Filippo trovò Natanaèle e gli disse: «Abbiamo

trovato colui del quale hanno scritto Mosè, nella Legge, e i

Profeti: Gesù, il figlio di Giuseppe, di Nàzaret». Natanaèle

gli disse: «Da Nàzaret può venire qualcosa di buono?». Filippo

gli rispose: «Vieni e vedi».

Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse

di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità».

Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?».

Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto

quando eri sotto l’albero di fichi».

Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il

re d’Israele!».

Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto

l’albero di fichi, tu credi?

Vedrai cose più grandi di queste!».

Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo

aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Natanaèle si stupisce della chiaroveggenza di Gesù, e d’altro

canto il Signore gli annuncia cose che lo stupiranno ben più

di quelle parole che egli gli ha rivolto e che rivelano un aspetto

importante della vita del futuro apostolo; infatti secondo

un’usanza tipica al tempo di Gesù, i rabbini sedevano sotto

gli alberi per insegnare e studiare la sacre Scrittura.

Dunque Natanaèle era uno che conosceva la parola di Dio,

e quindi sapeva anche delle profezie riguardanti il figlio dell’uomo.

Quello che il Signore vuole far capire all’uomo è che Egli conosce

ogni particolare della sua vita, anche quelli che apparentemente

sembrano più banali.

Gesù conosce perfettamente la nostra vita, anche in quegli

aspetti che a noi possono sembrare più comuni e insignificanti.

Non c’è nulla di noi che non gli interessi; per questo Egli ci

sceglie conoscendo anche i nostri limiti.

Perciò, continuamente, ringraziamolo attraverso la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,

venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,

come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti,

come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre

in tentazione ma liberaci dal male, amen.

Ave o Maria, pena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta

fra le donne e benedetto il seno del tuo figlio Gesù.

Santa Maria, madre di Dio prega per noi peccatori adesso

e nell’ora della nostra morte, amen.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, com’era nel

principio ora e sempre nei secoli dei secoli, amen.

Buona giornata Fausto.

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