Santa
Chiara d’Assisi.
1°
Lettura dal libro del profeta Ezechiele (12,1-12).
Dal
Vangelo secondo Matteo (18,21-19,1) anno pari o C.
In
quel tempo Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore,
quante
volte dovrò perdonare al mio fratello, se pecca contro di me?
Fino
a sette volte?».
E
Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette, ma fino a
settanta
volte sette.
A
proposito, il regno dei cieli è simile a un re che volle fare
i
conti con i suoi servi.
Incominciati
i conti, gli fu presentato uno che gli era
debitore
di diecimila talenti.
Non
avendo però costui il denaro da restituire, il padrone
ordinò
che fosse venduto lui con la moglie, con i figli e con
quanto
possedeva, e saldasse così il debito.
Allora
quel servo, gettatosi a terra, lo supplicava: Signore,
abbi
pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.
Impietositosi
del servo, il padrone lo lasciò andare e gli
condonò
il debito.
Appena
uscito, quel servo trovò un altro servo come lui che
gli
doveva cento denari e, afferratolo, lo soffocava e diceva:
Paga
quel che devi!
Il
suo compagno, gettatosi a terra, lo supplicava dicendo:
Abbi
pazienza con me e ti rifonderò il debito.
Ma
egli non volle esaudirlo, andò e lo fece gettare in carcere,
fino
a che non avesse pagato il debito.
Visto
quel che accadeva, gli altri servi furono addolorati
e
andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto.
Allora
il padrone fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo
malvagio,
io ti ho condonato tutto il debito perché mi hai pregato.
Non
dovevi forse anche tu aver pietà del tuo compagno, così
come
io ho avuto pietà di te?
E,
sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché
non
gli avesse restituito tutto il dovuto.
Così
anche il mio Padre celeste farà a ciascuno di voi, se non
perdonerete
di cuore al vostro fratello».
Terminati
questi discorsi, Gesù partì dalla Galilea e andò nel
territorio
della Giudea, al di là del Giordano.
Parola
del Signore.
Riflessione
personale sul Vangelo di oggi.
Generalmente
siamo in grado di comprendere il valore del
perdono che
Dio ci dà ogni volta che con il cuore contrito
andiamo a Lui;
molto più difficile invece è capire il valore del
perdono che
noi diamo agli altri.
Quando non
perdoniamo, non permettiamo a Dio di servirsi
di noi per
donare la sua grazia ai nostri fratelli.
Abbiamo mai
pensato che donando il nostro perdono, noi
permettiamo a
Dio di spandere la sua grazia in tutte quelle
situazioni e
persone che sono lontane da essa?
Dunque, la
nostra responsabilità è davvero molto grande.
Il nostro
perdono dato agli altri non è solo il nostro; non
dobbiamo
permettere che il nostro risentimento o la nostra
rabbia
blocchino il piano d’amore che Dio ha per noi e i nostri
fratelli e che
realizza per mezzo del perdono, dato e ricevuto.
Allora, come
siamo messi a perdono?
Se siamo messi
male, perché non è sempre facile, per riuscirvi
aiutiamoci con
la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.
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