1° Lettura dal libro del
profeta Geremìa (26,11-16.24)
Dal Vangelo secondo Matteo
(14,1-12) anno pari o C.
In quel tempo al tetrarca
Erode giunse notizia della fama
di Gesù.
Egli disse ai suoi cortigiani:
«Costui è Giovanni il Battista.
È risorto dai morti e per
questo ha il potere di fare prodigi!».
Erode infatti aveva arrestato
Giovanni e lo aveva fatto
incatenare e gettare in
prigione a causa di Erodìade,
moglie di suo fratello
Filippo.
Giovanni infatti gli diceva:
«Non ti è lecito tenerla con te!».
Erode, benché volesse farlo
morire, ebbe paura della folla
perché lo considerava un
profeta.
Quando fu il compleanno di
Erode, la figlia di Erodìade danzò
in pubblico e piacque tanto a
Erode che egli le promise con
giuramento di darle quello che
avesse chiesto.
Ella, istigata da sua madre,
disse: «Dammi qui, su un vassoio,
la testa di Giovanni il
Battista».
Il re si rattristò, ma a
motivo del giuramento e dei commensali
ordinò che le venisse data e
mandò a decapitare Giovanni
nella prigione.
La sua testa venne portata su
un vassoio, fu data alla fanciulla
e lei la portò a sua madre.
I suoi discepoli si
presentarono a prendere il cadavere,
lo seppellirono e andarono a
informare Gesù.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Abbiamo mai notato come a volte gran
parte dei guai nelle
nostre relazioni provengono proprio
dall’invidia, dalla
gelosia e dall’ira?
Mentre il re rimane toccato dalle parole
del Battista, la sua
concubina resta offesa e contrariata
dalla sua franchezza.
Ciò basta perché il destino si compia e
la vita di Giovanni
venga spezzata all’improvviso, a causa
della stupidità del re
e del freddo calcolo di una donna senza
scrupoli.
In tutta questa scena, sembra che Dio non
ci sia; Egli lascia
che il suo profeta muoia per un capriccio
e che sia compiuta
un’ingiustizia.
In realtà, la Scrittura ci dice che il
giudizio appartiene a Dio;
Lui esalta ed umilia, e Lui sa dare, al
tempo opportuno il
giusto castigo a chi si macchia di tali
delitti senza pentirsene.
Intanto, ciò che rimane, è la
testimonianza solare e trasparente
di Giovanni, vittima innocente gradita a
Dio.
Anche noi dobbiamo imparare da Giovanni,
non è sempre facile,
siamo portati a giudicare dopo aver
ricevuto un’offesa,
prima di farlo, mettiamoci in preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.
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