mercoledì 6 luglio 2016

Il Vangelo del Giovedì 7 Luglio 2016

1° Lettura dal libro del profeta Osèa (11,1-4.8-9)
Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-15) anno pari o C.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: «Strada facendo,
predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi,
scacciate i demòni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture,
né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone,
perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia
degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.
Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa;
ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.
Se qualcuno poi non vi accoglie e non dà ascolto alle vostre
parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete la
polvere dei vostri piedi.
In verità io vi dico: nel giorno del giudizio la terra di Sòdoma
e Gomorra sarà trattata meno duramente di quella città».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La gratuità è la chiave per comprendere il ministero degli
Apostoli, secondo l’intenzione di Gesù; essi hanno ricevuto
tutto da Lui, senza che loro abbiano avuto nessun merito.
Semplicemente, sono stati scelti per essere depositari della
rivelazione di Dio.
Guai a pensare che essi siano stati scelti per la loro bravura
o per le loro capacità!
Essi sono semplicemente depositari di una rivelazione di amore
e di salvezza, che essi devono diffondere il più possibile.
La responsabilità è davvero grande, poiché essi devono essere
in grado di dare senza tenere niente per sé, tantomeno il merito
di un piano di salvezza che ha in Dio l’unico responsabile.
Per questo è necessario un atteggiamento di profonda
umiltà e gratuità.
Se anche noi sapessimo fare miracoli, ma non avessimo un
atteggiamento di distacco e di umiltà, non serviremmo
a nulla per la causa di Dio.
Perciò, umiltà, e regaliamo tutto quello che gratuitamente
abbiamo ricevuto dal Signore.
È un compito arduo, ma attraverso la preghiera ci possiamo riuscire.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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