1° Lettura dal secondo libro
delle Cronache (24,17-25)
Dal Vangelo secondo Matteo
(6,24-34) anno pari o C.
In quel tempo Gesù disse ai
suoi discepoli: «Nessuno può
servire due padroni, perché o
odierà l’uno e amerà l’altro,
oppure si affezionerà all’uno
e disprezzerà l’altro.
Non potete servire Dio e la
ricchezza.
Perciò io vi dico: non
preoccupatevi per la vostra vita,
di quello che mangerete o
berrete, né per il vostro corpo,
di quello che indosserete; la
vita non vale forse più del
cibo e il corpo più del
vestito?
Guardate gli uccelli del
cielo: non séminano e non mietono,
né raccolgono nei granai;
eppure il Padre vostro celeste li nutre.
Non valete forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si
preoccupi, può allungare anche
di poco la propria vita?
E per il vestito, perché vi
preoccupate?
Osservate come crescono i
gigli del campo: non faticano
e non filano.
Eppure io vi dico che neanche
Salomone, con tutta la sua gloria,
vestiva come uno di loro.
Ora, se Dio veste così l’erba
del campo, che oggi c’è e domani si
getta nel forno, non farà
molto di più per voi, gente di poca fede?
Non preoccupatevi dunque
dicendo: “Che cosa mangeremo?
Che cosa berremo? Che cosa
indosseremo?”.
Di tutte queste cose vanno in
cerca i pagani.
Il Padre vostro celeste,
infatti, sa che ne avete bisogno.
Cercate invece, anzitutto, il
regno di Dio e la sua giustizia,
e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.
Non preoccupatevi dunque del
domani, perché il domani si
preoccuperà di se stesso.
A ciascun giorno basta la sua
pena».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul
Vangelo di oggi.
Se leggessimo più spesso questo brano,
probabilmente avremmo
meno bisogno di ricorrere ad ansiolitici
e tranquillanti.
Quello che Gesù ci comunica in questo
brano è una grande
serenità e pace.
Esse, paradossalmente, derivano dalla
comprensione del fatto
che nelle nostre mani non c’è nessun
potere, nemmeno quello
di allungare la nostra vita di un solo
minuto.
Proprio questa consapevolezza d’impotenza
ci fa alzare gli
occhi al cielo e ci fa prendere coscienza
del fatto che Dio si prende
cura di noi, persino nelle cose più
pratiche e quotidiane.
Allora, il nostro unico impegno deve
essere quello di ricercare il
regno di Dio e la sua giustizia; per il
resto, c’è chi pensa per noi.
Se abbiamo ancora paura del futuro e di
quanto potrebbe accaderci,
allora abbiamo ancora il cuore dei
pagani, e non conosciamo la
pace che proviene dal fidarci di Dio.
Impegniamoci a cercare il regno se
vogliamo vivere nella pace,
aiutandoci con la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento