martedì 17 maggio 2016

Il Vangelo del Mercoledì 18 Maggio 2016

1° Lettura dalla lettera di san Giacomo apostolo (4,13-17)
Dal Vangelo secondo Marco (9,38-40) anno C.
In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo
visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo
impedirglielo, perché non ci seguiva».
Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno
che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare
male di me: chi non è contro di noi è per noi».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La tentazione ricorrente dei discepoli è quella di appropriarsi
della salvezza portata da Gesù, quasi che essa sia una loro
esclusiva appartenenza.
In realtà Dio sa agire e salvare anche attraverso vie e modi
che si realizzano in modo assolutamente imprevedibile.
Dunque, di fronte ad ogni manifestazione della grazia di cui
siamo spettatori ci vuole un grande senso di rispetto e di silenzio.
Ciò è necessario in quanto questo è l’atteggiamento migliore
per non inscatolare la grazia di Dio in schemi stretti ed angusti
che, spesso, non fanno altro che renderci spilorci ed incapaci
di cogliere i miracoli che Lui compie attorno a noi.
Dobbiamo gioire anche noi con Dio, perché sono tanti i suoi
figli, anche se vengono da luoghi e situazioni assolutamente
imprevedibili.
Perciò, dobbiamo essere contenti se le grazie del Signore
toccano persone che non amiamo, non è facile, ci possiamo
riuscire attraverso la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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