giovedì 7 aprile 2016

Il Vangelo del Venerdì 8 Aprile 2016

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (5,34-42)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,1-15) anno C.
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea,
cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché
vedeva i segni che compiva sugli infermi.
Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli.
Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei.
Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla veniva
da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane
perché costoro abbiano da mangiare?».
Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva
quello che stava per compiere.
Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono
sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo».
Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di
Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo
 e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?».
Rispose Gesù: «Fateli sedere».
C’era molta erba in quel luogo.
Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini.
Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede
a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci,
quanto ne volevano.
E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete
i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei
cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato.
Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva:
«Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!».
Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re,
si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La narrazione della moltiplicazione dei pani e dei pesci
assume un significato particolare alla luce della
risurrezione di Gesù Cristo.
Infatti il Signore risorto dona il pane materiale in quanto
segno efficace di un altro nutrimento ben più importante
e qualificato per sfamare le moltitudini di ogni tempo
ed ogni luogo.
Purtroppo però, l’uomo è sempre portato a fermarsi alla
realtà immediata, senza essere capace di compiere un
salto nelle fede.
La folla vuole eleggere Gesù come re solo perché ha risolto
un problema contingente, e Gesù si accorge che il suo
gesto è stato frainteso.
Apriamo gli occhi, per non fare anche noi lo stesso errore
e così perdiamo l’occasione di capire il vero significato
della vera fede.
Non è sempre facile, ma noi possiamo aiutarci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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