lunedì 7 marzo 2016

Il Vangelo del Martedì 8 Marzo 2016

1° Lettura dal libro del profeta Ezechièle (47,1-9.12)
Dal Vangelo secondo Giovanni (5,1-16) anno C.
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina,
chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali
giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato.
Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo
era così, gli disse: «Vuoi guarire?».
Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi
immerga nella piscina quando l’acqua si agita.
Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me».
Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina».
E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e
cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato.
Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito:
«È sabato e non ti è lecito portare la tua barella».
Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha
detto: “Prendi la tua barella e cammina”».
Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto:
“Prendi e cammina”?».
Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù
infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito!
Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio».
Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù
a guarirlo.
Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva
tali cose di sabato.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Notiamo il forte contrasto in questo brano; da un lato Gesù,
con la sua potenza di guarigione che manifesta tutto il suo
amore verso l’umanità storpia e malata.
Dall’altro, la mentalità meschina ed asfittica dei Giudei;
a loro non importa assolutamente dello storpio, né del suo
miracoloso ritorno alla vita normale, e né del segno
rappresentato da quanto ha compiuto Gesù.
Loro sono troppo legati all’osservanza delle regole, per
cui a loro interessa solo notare l’infrazione del precetto
compiuto da Gesù, il quale ha fatto il miracolo in giorno
di sabato-giorno in cui notoriamente non si lavorava.
Ci scandalizza questo atteggiamento?
Eppure anche noi, spesso, ci perdiamo in tante piccolezze,
e non ci accorgiamo che in realtà Dio vuole altro da noi,
ma noi non glielo diamo.
Vero, non vuole cose straordinarie il Signore da noi,
ma cose semplice, come la fiducia e l’amore.
Non è sempre facile, ma con la preghiera, possiamo riuscirci.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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