sabato 27 febbraio 2016

Il Vangelo di Domenica 28 Febbraio 2016

Il Vangelo della 3° Domenica di Quaresima 
1° Lettura dal libro dell’Èsodo (3,1-8a.13-15)
2° Lettura dalla prima lettera di san Paolo apostolo
ai Corìnzi (10,1-6.10-12)
Dal Vangelo secondo Luca (13,1-9) anno C.
In quel tempo si presentarono alcuni a riferire a Gesù il
fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere
insieme a quello dei loro sacrifici.
Prendendo la parola, Gesù disse loro: «Credete che
quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei,
per aver subito tale sorte?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti
allo stesso modo.
O quelle diciotto persone, sulle quali crollò la torre di
Sìloe e le uccise, credete che fossero più colpevoli di
tutti gli abitanti di Gerusalemme?
No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti
allo stesso modo».
Diceva anche questa parabola: «Un tale aveva piantato
un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi
frutti, ma non ne trovò.
Allora disse al vignaiolo: “Ecco, sono tre anni che vengo
a cercare frutti su quest’albero, ma non ne trovo.
Tàglialo dunque!
Perché deve sfruttare il terreno?”.
Ma quello gli rispose: “Padrone, lascialo ancora quest’anno,
finché gli avrò zappato attorno e avrò messo il concime.
Vedremo se porterà frutti per l’avvenire; se no, lo taglierai”».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
I nostri tempi non sono poi così differenti da quelli in
cui è vissuto Gesù; nemmeno la lettura che noi diamo
della storia è molto diversa da quella che davano i
contemporanei del Signore.
Proprio per questo il Maestro, di fronte allo sconcerto
di coloro che restavano stupefatti di fronte alla morte
di alcuni uomini che veniva considerata come una
punizione, ricorda semplicemente una grande verità;
piuttosto che guardare ai peccati degli altri-veri o presunti
che siano-è meglio ricordare che anche noi non siamo
né tanto migliori e nemmeno tanto peggiori degli altri.
Per questo, il tempo che abbiamo a disposizione va
usato molto bene; esso è tempo di conversione e di
cambiamento interiore.
Approfittiamone; non sappiamo quante Quaresime
ancora il Signore ci donerà per cambiare il nostro cuore.
Ecco perché dobbiamo sempre pregare, per aiutarci a capire.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata Fausto.

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