domenica 18 ottobre 2015

Il Vangelo del Lunedì 19 Ottobre 2015

1° Lettura dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Romani (4,20-25)
Dal Vangelo secondo Luca (12,13-21) anno B.
In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro,
di’ a mio fratello che divida con me l’eredità».
Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice
o mediatore sopra di voi?».
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni
cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua
vita non dipende da ciò che egli possiede».
Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo
ricco aveva dato un raccolto abbondante.
Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove
mettere i miei raccolti?
Farò così–disse–: demolirò i miei magazzini e ne
costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano
e i miei beni.
Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione
molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia,
bevi e divèrtiti!”.
Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà
richiesta la tua vita.
E quello che hai preparato, di chi sarà?”.
Così è di chi accumula tesori per sé e non si
arricchisce presso Dio».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La cupidigia non è solo di chi è avaro; essa non tocca
solo chi possiede tanto.
La cupidigia non è legata a quanto si ha, ma a quanto
si è attaccati ai propri averi.
Dunque, possiamo anche avere poco; ma se a quel
poco abbiamo attaccato il nostro cuore, siamo proprio
come l’uomo del Vangelo di oggi.
Pensiamo forse, di essere immuni da questa schiavitù?
Pensiamo a quante famiglie, ancora oggi, vivono nella
stessa situazione dei due fratelli che andarono da Gesù;
fratelli e sorelle che non hanno relazioni per anni per
questioni di denaro da dividere.
Dio non voglia che anche noi abbiamo una situazione
del genere in casa; se così fosse, chiediamoci se non è
a causa del nostro attaccamento alle cose materiali e
al denaro; e per esso rischiamo di distruggere le
persone che ci amano.
Dio non voglia, amici, perché il denaro è quella cosa
che oltre a renderci schiavi, ci allontana dall’amore e
dalla misericordia del Signore, per questo aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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