venerdì 18 settembre 2015

Il Vangelo del Sabato 19 Settembre 2015

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo

a Timòteo (6,13-16)
Dal Vangelo secondo Luca (8,4-15) anno B.
In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e
accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una
parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme.
Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu
calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono.
Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata,
seccò per mancanza di umidità.
Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti
insieme con essa, la soffocarono.
Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e
fruttò cento volte tanto».
Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato
della parabola.
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del
regno di Dio, ma agli altri solo con parabole,
affinché vedendo non vedano e ascoltando
non comprendano.
Il significato della parabola è questo: il seme è la
parola di Dio.
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno
ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola
dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo,
siano salvati.
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano,
ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici;
credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova
vengono meno.
Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo
aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da
preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non
giungono a maturazione.
Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver
ascoltato la Parola con cuore integro e buono,
la custodiscono e producono frutto con perseveranza.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
L’entusiasmo, la gioia e il trasporto verso un’ideale sono
sentimenti molto belli; però non sempre essi sono
garanzia di perseveranza e di riuscita.
Siccome Gesù conosce perfettamente il cuore umano,
Egli sa che il seme della parola di Dio, che pure contiene
in se una forza travolgente, deve fare i conti con la libertà
dell’uomo, che può diminuire o addirittura neutralizzare
del tutto il suo potere.
Per questo Gesù racconta in forma parabolica quanto
avviene della parola ogniqualvolta il credente si accosta
ad essa.
Dunque, il segreto sta nella disponibilità che ognuno
pone nell’accoglienza di essa; quanto più siamo
disponibili al cambiamento ed alla conversione all’ideale
evangelico e rinnoviamo la nostra vita, tanto più
portiamo frutto.
Accogliamo dunque la Parola con disponibilità, essa ci
cambierà la vita, non sarà facile, perciò aiutiamoci
con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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