lunedì 3 agosto 2015

Il Vangelo del Martedì 4 Agosto 2015

1° Lettura dal libro dei Numeri (12,1-13)
Dal Vangelo secondo Matteo (14,22-36) anno B.
[Dopo che la folla ebbe mangiato], subito Gesù
costrinse i discepoli a salire sulla barca e a
precederlo sull’altra riva, finché non avesse
congedato la folla.
Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare.
Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
La barca intanto distava già molte miglia da terra
ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario.
Sul finire della notte egli andò verso di loro
camminando sul mare.
Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono
sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono
dalla paura.
Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio,
sono io, non abbiate paura!».
Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu,
comandami di venire verso di te sulle acque».
Ed egli disse: «Vieni!».
Pietro scese dalla barca, si mise a camminare
sulle acque e andò verso Gesù.
Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e,
cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!».
E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse:
«Uomo di poca fede, perché hai dubitato?».
Appena saliti sulla barca, il vento cessò.
Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti
a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
E la gente del luogo, riconosciuto Gesù, diffuse la
notizia in tutta la regione; gli portarono tutti i malati
e lo pregavano di poter toccare almeno il lembo
del suo mantello.
E quanti lo toccarono furono guariti.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Pietro come al solito irruento, vuole sperimentare
la potenza di Gesù e la sua divinità; egli vorrebbe in
qualche modo comandare agli elementi proprio come
fa il Maestro, andando contro le regole della natura.
E ci riuscirebbe anche, se non avesse una fede troppo
languida e debole, come la nostra.
Però, Gesù gli permette di fare la sua stessa esperienza,
ma ciò che è davvero importante non è la capacità di
fare miracoli, quanto quella di fidarsi di Gesù nonostante
tutte le tempeste della vita, e qui cominciano i dolori.
Questo brano evangelico vuole insegnarci che non
dobbiamo avere paura di tutte quelle tempeste che,
in qualche modo possono scuotere la nostra vita.
L’unica cosa, a cui dobbiamo essere ancorati, è proprio
la mano premurosa di Gesù che ci guida alla salvezza
nonostante tutto.
Per questo dobbiamo ringraziarlo sempre con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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