giovedì 30 luglio 2015

Il Vangelo del Venerdì 31 Luglio 2015

1° Lettura dal libro del Levìtico (23,1.4-11.15-16.27.34-37)
Dal Vangelo secondo Matteo (13,54-58) anno B.
In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria,
insegnava nella loro sinagoga e la gente
rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli
vengono questa sapienza e i prodigi?
Non è costui il figlio del falegname?
E sua madre, non si chiama Maria?
E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe,
Simone e Giuda? E le sue sorelle, non
stanno tutte da noi?
Da dove gli vengono allora tutte queste cose?».
Ed era per loro motivo di scandalo.
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è
disprezzato se non nella sua patria e in casa sua».
E lì, a causa della loro incredulità, non fece
molti prodigi.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Dio ci chiede dei sacrifici, che a volte ci
sembrano eccessivi.
E a volte ci domandiamo, come può un’espressione
di amore e di rispetto essere richiesta,
o addirittura forzata?
In realtà, il senso di queste richieste è molto
importante e profondo.
Infatti, il Signore vuole farci prendere coscienza
della gratuità con cui Egli ci riempie di doni;
Dio non ha bisogno dei nostri sacrifici, ma essi ci
aiutano a comprendere che quei frutti della terra
e del nostro lavoro sono anzitutto dono suo.
Inoltre, attraverso comprendiamo che cosa significa
restituire a Dio ciò che è suo e non dell’uomo a cui
il creato è dato solo in “gestione”.
Così, il rapporto tra creatura e creatore è equilibrato.
Altrimenti, è veramente difficile per Dio portare la
salvezza e la liberazione lì dove c’è solo indifferenza
ed ostilità.
Ma a questo si aggiunge anche il dolore di essere
rifiutato proprio da coloro dai quali si aspetterebbe
un’accoglienza ed un’apertura incondizionata.
Purtroppo, nemmeno Gesù viene risparmiato da un
trattamento simile e Matteo sottolinea il fatto che essi
addirittura si scandalizzavano di Lui.
Gesù era cioè per loro un ostacolo che non permetteva
di vivere la vera fede nel Dio dei loro padri.
Essi, ciechi ed ottusi, si precludono da soli la possibilità
di essere destinatari principali della benevolenza di Dio.
Facciamo molta attenzione affinchè anche noi non ci
troviamo a fare il loro stesso errore impedendo a Gesù
di fare meraviglie per noi, aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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