lunedì 13 luglio 2015

Il Vangelo del Martedì 14 Luglio 2015

1° Lettura Dal libro dell’Èsodo (2,1-15) 
Dal Vangelo secondo Matteo (11,20-24) anno B.
In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle
quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi,
perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn!
Guai a te, Betsàida!
Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi
che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse,
vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero
convertite.
Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne
saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo?
Fino agli inferi precipiterai!
Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono
stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora!
Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di
Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
Il Signore può servirsi di noi soltanto se smettiamo,
una volta per tutte, di confidare nelle nostre capacità
o nelle nostre conoscenze.
Soltanto quando ci fideremo di Lui più che di quanto
sappiamo fare o dire, vedremo tutte le meraviglie che
Dio ha preparato per noi e che vuole compiere, per mezzo
nostro, anche per gli altri che incontriamo.
Ma attenzione.
Il miracolo non è garanzia certa di salvezza o di
predilezione da parte di Dio; anzi, certe volte questi
possono essere delle autentiche responsabilità, delle
quali Dio ci chiederà conto.
La dimostrazione di questo sta nelle accuse che Gesù
scaglia contro le città nelle quali egli aveva compiuto il
maggior numero di miracoli; esse, pur avendo visto le
opere di Dio, non si erano convertite.
Il racconto, per loro, aveva il significato di semplice
manifestazione taumaturgica di Gesù.
Quando chiediamo i miracoli e le grazie per noi e per i
nostri cari, siamo sicuri di capire la responsabilità
che questo comporta?
Se essi non diventano opportunità di miglioramento e
di conversione, saranno occasioni sprecate delle quali
dovremo rispondere davanti a Dio.
Perciò, dobbiamo cogliere al volo il messaggio che
Gesù ci offre per la nostra conversione, anche
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.

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