lunedì 15 giugno 2015

Il Vangelo del Martedì 16 Giugno 2015

1° Lettura dalla seconda lettera di San Paolo
ai Corìnzi (8,1-9)
Dal Vangelo secondo Matteo (5,43-48) anno B.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
“Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo
prossimo e odierai il tuo nemico.
Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per
quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del
Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo
sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti
e sugli ingiusti.
Infatti, se amate quelli che vi amano, quale
ricompensa ne avete?
Non fanno così anche i pubblicani?
E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli,
che cosa fate di straordinario?
Non fanno così anche i pagani?
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto
il Padre vostro celeste”.
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
La generosità e la beneficenza, la capacità di
condividere ciò che si ha, per un cristiano, non è
mai solo effetto di un sentimento o di amore generico.
Esso è piuttosto il risultato di un’imitazione precisa;
il cristiano, quando fa parte del suo a coloro che sono
nel bisogno, in realtà fa esattamente ciò che ha fatto
anzitutto Gesù, il quale era l’unico vero ricco e ha
compiuto l’unica vera opera di beneficienza della storia,
venendo a stare in mezzo a noi per arricchirci con
la sua povertà.
Per questo motivo condividere non è tanto un fatto di
virtù o di scelta, quanto di necessità; siamo davvero
cristiani quando, ad imitazione di Lui, siamo in grado
di farci poveri con chi è nel bisogno, donando noi stessi
a lui prima delle nostre cose.
E l’invito che Gesù rivolge a ciascuno di noi per mezzo
di queste parole non lasciano nessun dubbio; per essere
come il Signore ci vuole, dobbiamo essere perfetti come
il Padre che è nel cielo.
Il segreto sta nel guardare al modo in cui Dio ci ama;
Egli fa sorgere il suo sole sui buoni e sui cattivi.
È un modo per dire che Dio dona il suo amore a tutti,
senza aspettarsi il contraccambio e senza fare preferenze;
per fare ciò è necessario entrare in una logica completamente
diversa da quella a cui siamo abituati.
Di fronte a questa parola di Gesù, anche noi scopriamo
la nostra incapacità e il nostro limite nell’amore; chiediamo
a Dio che ci dia il suo cuore perché la nostra capacità di
amare non conosca limiti e non si fermi di fronte a nessuno,
aiutandoci con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.




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