1° Lettura dagli Atti
degli Apostoli (16,22-34)
Dal Vangelo secondo
Giovanni (16,5- 11) anno B.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: “Ora
vado da colui che mi ha mandato e nessuno di
voi mi domanda: “Dove vai?”.
Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha
riempito il vostro cuore.
Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me
ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il
Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi.
E quando sarà venuto, dimostrerà la colpa del mondo
riguardo al peccato, alla giustizia e al giudizio.
Riguardo al peccato, perché non credono in me;
riguardo alla giustizia, perché vado al Padre e non
mi vedrete più; riguardo al giudizio, perché il principe
di questo mondo è già condannato”.
Parola del Signore.
Ci sono diversi modi di reagire di fronte alle
contrarietà ed alle avversità.
Ci si può disperare lamentandosi del fatto che
Dio ci abbia abbandonato, oppure si può non
curarsi delle ingiustizie ricevute e delle punizioni
subite, cantando la gloria a Dio.
Cantare a Dio nelle difficoltà è segno di
abbandono in Lui, (che non è facile), e di grande
fiducia che, prima o poi, la sua giustizia e bontà
si manifesterà.
In effetti, è proprio ciò che avviene; se abbiamo
dei nemici, attraverso il nostro canto, gli verrà
toccato il cuore dalla grazia di Dio ed avranno
la conversione.
Perciò, non facciamoci ingannare da una lettura
superficiale delle parole di Gesù.
Egli in realtà apprezza coloro che desiderano
seguirlo e decidono di farlo.
In questo brano ci sono alcuni elementi importanti
che ci permettono di capirne il messaggio.
Anzitutto, il problema non sta nella risposta che
danno le persone interpellate dal Maestro, quanto
nell’essere pronti ad andare dietro a Lui,
costi quel che costi.
Egli sta dirigendosi a Gerusalemme per compiere
il mistero di morte e risurrezione, per cui non si
può più esitare; chi decide di stare con il Signore
deve farlo subito, senza ripensamenti.
Ci sembra che Gesù chieda un atteggiamento
da incoscienti? Forse.
Ma aspettare troppo, a volte, è segno di
poca fede in Lui.
Semplice verità, perciò, aiutiamoci con la preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata, Fausto.
Nessun commento:
Posta un commento