lunedì 20 aprile 2015

Il Vangelo del Martedì 21 Aprile 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (7,51-8,1a)
Dal Vangelo secondo Giovanni (6,30-35) anno B.
In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno tu
compi perché vediamo e ti crediamo?
Quale opera fai? I nostri padri hanno mangiato la
manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da
mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico:
non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il
Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero.
Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà
la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene
a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
Parola del Signore.
Il sacrificio ed il dolore hanno una forza misteriosa,
che è quella di attirare un numero infinito di grazie
su di noi e su coloro che ci sono accanto.
Non sprechiamo nessuna occasione, ma offriamo anche
noi la nostra vita, perché altri possano sentirsi vivificati.
Altrimenti non sappiamo riconoscere le grazie che
il Signore ci concede.
Come nel discorso sul pane di vita, Gesù si trova di
fronte ad una mente ed un cuore completamente chiuso;
quando il Signore ha tentato di dare la spiegazione vera
su quanto avvenuta, i Giudei non ne colgono l’importanza,
ma chiedono un pane che non faccia più sentire loro la fame.
Gesù dà loro la chiave per capire chi sia veramente,
ma essi non comprendono.
L’Eucaristia è elemento di contraddizione, poiché in un
segno così umile e povero, quale quello del pane e del vino,
vi è il pegno della vita eterna, donataci da Gesù Cristo.
Cogliamo l’attimo del dono di Gesù nell’Eucaristia per
riempirci di vita eterna, e se abbiamo qualche dubbio,
cancelliamolo con la preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


Nessun commento:

Posta un commento