lunedì 13 aprile 2015

Il Vangelo del Martedì 14 Aprile 2015

1° Lettura dagli Atti degli Apostoli (4,32-37)
Dal Vangelo secondo Giovanni (3,7-15) anno B.
In quel tempo Gesù disse a Nicodemo: “Non
meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere dall’alto.
Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma
non sai da dove viene né dove va: così è chiunque
è nato dallo Spirito”.
Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?».
Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e
non conosci queste cose?
In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò
che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo
veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza.
Se vi ho parlato di cose della terra e non credete,
come crederete se vi parlerò di cose del cielo?
Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è
disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo.
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così
bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo,
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Parola del Signore.
La forza dirompente del messaggio pasquale si
fa visibile nella prima comunità cristiana.
Essa infatti diventa memoria vissuta della presenza
di Gesù in mezzo ai suoi; il mettere in comune
non è una costrizione o un fatto accessorio, quanto
concretizza la necessità di far sì che il comandamento
dell’amore del Risorto sia legge efficace e concreta.
Quante volte anche noi abbiamo ascoltato le parole
di Gesù che ci invitano ad amare; ma che segno
concreto noi abbiamo dato per dimostrarlo?
Nessuno, forse anche noi siamo stati sconvolti come
Nicodèmo. Povero Nicodèmo!
Le parole di Gesù devono averlo veramente sconvolto
e toccato, visto che egli si trova completamente
disorientato di fronte alla richiesta di Gesù di dover
rinascere dall’alto.
Ma cosa significa veramente?
Gesù vuole fargli capire che nonostante tutta la
sapienza e la preparazione che ha, per capire davvero
i misteri di Dio e la sua persona, è necessario lasciarsi
investire di una conoscenza nuova, che è dono di Dio
e che nessun maestro al mondo può dare.
Perciò, è inutile andare a scuola per imparare,
dobbiamo solo lasciarci investire dall’amore del Signore
per conoscerlo veramente, perciò, per imparare
bene dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.


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