mercoledì 7 gennaio 2015

Il Vangelo del Mercoledì 7 Gennaio 2015

1° Lettura dalla 1° lettera di S. Giovanni apostolo (3,22-4,6). 
Dal Vangelo secondo Matteo (4,12-17.23-25) anno B.
In quel tempo, avendo saputo che Giovanni era stato
arrestato, Gesù si ritirò nella Galilea e, lasciata Nazareth,
venne ad abitare a Cafàrnao, presso il mare, nel territorio
di Zàbulon e di Nèftali, perché si adempisse ciò che era
stato detto per mezzo del profeta Isaia; il paese di Zàbulon
e il paese di Nèftali, sulla via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti; il popolo immerso nelle tenebre ha
visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra
e ombra di morte una luce si è levata.
Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertievi,
perché il regno dei cieli è vicino”.
Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro
sinagoghe e predicando la buona novella del regno e
curando ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.
La sua fama si sparse per tutta la Siria e così condussero
a lui tutti i malati, tormentati da varie malattie e dolori,
indemoniati, epilettici e paralitici, ed egli li guariva.
E grandi folle cominciarono a seguirlo dalla Galilea,
dalla Decòpoli, da Gerusalemme, dalla Giudea
e da oltre il Giordano.
Parola del Signore.
Anche se spesso non ne siamo consapevoli, purtroppo,
siamo circondati da falsi profeti che, a vario titolo ed
in vario modo cercano di sviarci.
Certe tematiche pacifiste o solidarizzanti di certi
programmi televisivi nascondono in realtà un grande
presappochismo, o nella peggiore delle ipotesi, velati
messaggi anticristiani.
Il criterio semplice ma infallibile per riconoscere i veri
dai falsi profeti sono; chi insegna le dottrine del mondo,
per quanto siano affascinanti e attirano per loro dialettica,
non riconoscono la persona di Gesù ed il suo mistero
pasquale di morte e di risurrezione.
Stiamo attenti e vigili, per poter evitare ciò che ci
allontana da Dio.
Perciò, seguiamo solo la Parola di Gesù, attraverso il Vangelo.
Gesù inizia il suo ministero con un messaggio che è il
riassunto di tutto il Vangelo.
Convertirsi vuol dire cambiare; significa cioè riconoscere
umilmente davanti a Dio che così non và, e che per poter
fare qualcosa di buono si deve proprio cambiare vita,
lasciando tutto ciò che sa troppo di compromesso e di
superficialità nel nostro cammino verso Dio.
Dunque, Gesù vuole trasmetterci attraverso le sue parole,
l’urgenza e la necessità di darsi da fare per diventare
ogni giorno migliori, e più santi.
Se abbiamo paura di non riuscire, ricordiamoci come il
Signore stesso girava per le città ed i villaggi guarendo
e sanando molti; lasciamoci allora liberare da Lui da tutto
ciò che ci impedisce di impegnarci seriamente per una
vita cristiana più autentica.
Se ci serve un aiuto, lo possiamo avere dalla preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei
secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.




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