1° Lettura dalla 1° lettera di S. Giovanni
apostolo (3,22-4,6).
Dal
Vangelo secondo Matteo (4,12-17.23-25)
anno B.
In quel tempo, avendo saputo
che Giovanni era stato
arrestato, Gesù si ritirò
nella Galilea e, lasciata Nazareth,
venne ad abitare a Cafàrnao,
presso il mare, nel territorio
di Zàbulon e di Nèftali,
perché si adempisse ciò che era
stato detto per mezzo del
profeta Isaia; il paese di Zàbulon
e il paese di Nèftali, sulla
via del mare, al di là del Giordano,
Galilea delle genti; il popolo
immerso nelle tenebre ha
visto una grande luce; su
quelli che dimoravano in terra
e ombra di morte una luce si è
levata.
Da allora Gesù cominciò a
predicare e a dire: “Convertievi,
perché il regno dei cieli è
vicino”.
Gesù percorreva tutta la
Galilea, insegnando nelle loro
sinagoghe e predicando la
buona novella del regno e
curando ogni sorta di malattie
e di infermità nel popolo.
La sua fama si sparse per
tutta la Siria e così condussero
a lui tutti i malati,
tormentati da varie malattie e dolori,
indemoniati, epilettici e
paralitici, ed egli li guariva.
E grandi folle cominciarono a
seguirlo dalla Galilea,
dalla Decòpoli, da
Gerusalemme, dalla Giudea
e da oltre il Giordano.
Parola del Signore.
Anche se spesso non ne siamo consapevoli,
purtroppo,
siamo circondati da falsi profeti che, a
vario titolo ed
in vario modo cercano di sviarci.
Certe tematiche pacifiste o
solidarizzanti di certi
programmi televisivi nascondono in realtà
un grande
presappochismo, o nella peggiore delle
ipotesi, velati
messaggi anticristiani.
Il criterio semplice ma infallibile per
riconoscere i veri
dai falsi profeti sono; chi insegna le
dottrine del mondo,
per quanto siano affascinanti e attirano
per loro dialettica,
non riconoscono la persona di Gesù ed il
suo mistero
pasquale di morte e di risurrezione.
Stiamo attenti e vigili, per poter
evitare ciò che ci
allontana da Dio.
Perciò, seguiamo solo la Parola di Gesù,
attraverso il Vangelo.
Gesù inizia il suo ministero con un
messaggio che è il
riassunto di tutto il Vangelo.
Convertirsi vuol dire cambiare; significa
cioè riconoscere
umilmente davanti a Dio che così non và,
e che per poter
fare qualcosa di buono si deve proprio
cambiare vita,
lasciando tutto ciò che sa troppo di
compromesso e di
superficialità nel nostro cammino verso
Dio.
Dunque, Gesù vuole trasmetterci
attraverso le sue parole,
l’urgenza e la necessità di darsi da fare
per diventare
ogni giorno migliori, e più santi.
Se abbiamo paura di non riuscire,
ricordiamoci come il
Signore stesso girava per le città ed i
villaggi guarendo
e sanando molti; lasciamoci allora
liberare da Lui da tutto
ciò che ci impedisce di impegnarci
seriamente per una
vita cristiana più autentica.
Se ci serve un aiuto, lo possiamo avere
dalla preghiera.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata, Fausto.
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