1° lettura dalla lettera agli Ebrei (5,1-10)
Dal Vangelo secondo Marco (2,18-22) anno B.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei
Dal Vangelo secondo Marco (2,18-22) anno B.
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei
stavano
facendo un digiuno.
Vennero da
Gesù e gli dissero: "Perché i discepoli
di Giovanni
e i discepoli dei farisei digiunano,
mentre i
tuoi discepoli non digiunano?".
Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli
Gesù disse loro: "Possono forse digiunare gli
invitati a
nozze quando lo sposo è con loro?
Finché
hanno lo sposo con loro, non possono digiunare.
Ma verranno
giorni quando lo sposo sarà loro tolto:
allora, in
quel giorno, digiuneranno.
Nessuno
cuce una pezzo di stoffa grezza su un
vestito
vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta
via
qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo
diventa
peggiore.
E nessuno
versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti
il vino spaccherà
gli otri, e si perdono vino e otri.
Ma vino
nuovo in otri nuovi!".
Parola del Signore.
Parola del Signore.
Il sacerdote è un rappresentante di
Cristo Gesù.
È vero; ma ci siamo mai chiesti; perché?
Perché, egli partecipa alla missione di
Cristo,
di essere pontefice, cioè tramite tra Dio
e gli
uomini, per portare a questi le grazie e
la pace
che proviene direttamente dal cuore di
Dio.
Per questo importantissimo compito non
basta sentirsi portati o essere spinti da
motivazioni umane; è Dio che chiama e
sceglie
i suoi ministri, perché essi possano
rendere
visibile agli uomini la presenza del
Figlio
suo in mezzo a loro.
Quindi il nostro dovere è quello di
sostenere
con l’affetto e la preghiera i sacerdoti,
così
fragili eppure così potenti.
Anche se qualche volta purtroppo
sbagliano,
anche loro sono persone umane.
Però, è grazie a loro che anche noi
possiamo
sperimentare la grazia che ci tocca in
profondità e ci salva.
Perciò, non guardiamo agli errori che
compiono,
ma a quello che ci donano.
Non dobbiamo essere farisei.
Il digiuno che facevano i discepoli di
Giovanni ed
i farisei, aveva un significato
penitenziale.
Essi però, non hanno capito che Gesù è
colui
che viene ad inaugurare i tempi nei quali
Dio viene
a celebrare il suo matrimonio definitivo
con l’umanità.
Come si può digiunare ad una festa di
nozze?
Ma questo può comprenderlo solo colui che
si lascia
guidare da una logica completamente
nuova, che è
quella indicata da Gesù.
Quindi, è inutile voler tentare di
mettere la novità
rappresentata da Gesù negli stretti e
miseri schemi
degli uomini; si deve invece accogliere
il dono
dall’alto che ci fa il Padre per poter
accogliere il
Signore con tutta la sua carica di
gioiosa novità e di
vitalità evangelica, per poter godere
della presenza.
Perciò, non guardiamo solo agli errori,
ma alla
grazia che ne deriva, magari proprio
dagli errori,
per questo preghiamo.
Padre
nostro che sei nei cieli, sia santificato il
tuo
nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua
volontà
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a
noi
i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri
debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma
liberaci dal male. Amen.
Ave,
o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto
del
tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come
era in principio ora e sempre nei
secoli
dei secoli. Amen.
Buona
giornata, Fausto.
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