domenica 7 dicembre 2014

Immacolata Concezione

Il Vangelo dell’Immacolata Lunedì 8 Dicembre 2014 
Dal Vangelo secondo Luca (1,26-38) anno B.
In quel tempo, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in
una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine,
promessa sposa di un uomo della casa di Davide,
di nome Giuseppe.
La vergine si chiamava Maria.
Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena
di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava
che senso avesse un saluto come questo.
L'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato
grazia presso Dio.
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai
Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell'Altissimo;
il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e
regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo
regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché
non conosco uomo?».
Le rispose l'angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e
la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra.
Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio.
Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha
concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei,
che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per
me secondo la tua parola».
E l'angelo si allontanò da lei. 
Parola del Signore.
Il primo peccato ha avuto un effetto devastante; esso
ha alterato il rapporto tra Dio e l’uomo; tale rapporto,
che prima era fatto di amore e fiducia, viene
irrimediabilmente rovinato.
L’effetto più significativo è che l’uomo ha ora paura di Dio,
e si vergogna di farsi vedere da Lui.
Non solo; egli non è più in grado di prendersi la responsabilità
delle scelte fatte, e Adamo ed Eva si scaricano a vicenda
la colpevolezza di quanto è avvenuto.
Molti secoli dopo una Vergine ricostruirà quel rapporto alterato;
Maria è la prima creatura che non avrà più paura della voce di Dio.
Essa, non si nasconderà più a Lui, ma anzi, si aprirà al suo
piano di salvezza e diverrà la Madre del nuovo Adamo,
Gesù Cristo, il Figlio di Dio.
Abbiamo mai pensato seriamente a quello che è successo,
quel giorno fatidico in cui un angelo fece visita alla piccola
fanciulla di Nazareth?
Il quotidiano e l’ordinario si riempiono di
infinito e di soprannaturale.
In questo quadro in cui divino e umano si intrecciano
mirabilmente, risuona il saluto che Gabriele fa a Maria: “Gioisci,
piena del favore di Dio, rallegrati, Tu che sei la più bella
fra tutte le donne”.
La purezza della Madonna coincidono con la sua straordinaria
bellezza interiore; quanto più Maria ha vissuto nel buio della
fede e della speranza questo dono di grazia, cioè, con la sua
concezione verginale, tanto più essa appariva bella e
splendente agli occhi di Dio Padre.
Vogliamo essere anche noi belli come Maria?
Dobbiamo amare intensamente e sforzarci di essere
come Lei; solo così anche Dio si innamorerà pazzamente
di noi, e farà grandi cose nella nostra vita.
Perciò, immergiamoci, come Maria, nella preghiera.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti come
noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata.

  

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