mercoledì 19 novembre 2014

Il Vangelo del Giovedì 20 Novembre 2014

Dal Vangelo secondo Luca (19,41-44) anno A.
In quel tempo, Gesù, quando fu vicino a Gerusalemme,
alla vista della città pianse su di essa dicendo: «Se avessi
compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta
alla pace!
Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi.
Per te verranno giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno
di trincee, ti assedieranno e ti stringeranno da ogni parte;
distruggeranno te e i tuoi figli dentro di te e non lasceranno
in te pietra su pietra, perché non hai riconosciuto il tempo
in cui sei stata visitata».
Parola del Signore.
La storia dell’uomo con il suo complesso di contraddizioni e
degli eventi, nessuno riesce a comprenderne il senso profondo
e a spiegarlo all’uomo.
Uno solo ha questo potere; è Gesù, l’Agnello immolato, che
per mezzo del suo sacrificio acquista il diritto di aprire il rotolo
della storia e di dare ad essa il suo vero senso.
Non c’è più bisogno di piangere nell’attesa che qualcuno ci
spieghi perché viviamo, e verso dove andremo.
Gesù Cristo ha dato un senso alla nostra storia, anche se a volte
ci sembra ingarbugliata e segue vie di realizzazione che ci
sembrano contorte e tutt’altro che luminose.
Con questa fiducia anche noi possiamo vivere nella gioia
e nella riconoscenza.
L’importante è non fare come Gerusalemme e i suoi
abitanti, dice Gesù.
L’immagine di Gesù che piange su Gerusalemme ci fa riflettere.
Il Signore piange di fronte al rifiuto della città che invece avrebbe
dovuto accogliere la rivelazione di Dio che in Cristo raggiunge
la sua pienezza.
Ma ormai le parole di Gesù lasciano intravedere un destino di
distruzione e di morte.
Il Tempio, segno della presenza di Dio in mezzo al suo popolo,
diverrà un cumulo di pietre e di rovine senza più significato,
in quanto Israele ha perso per sempre la via della vita.
Ci si può chiudere di fronte a Dio ed al suo amore fino a non
vedere più la strada che conduce alla salvezza.
A quel punto, il nemico della nostra salvezza ha campo libero
e non impiega molto tempo a portare nella nostra vita
distruzione e morte.
Perciò, perché questo non avvenga, dobbiamo pregare.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo 
così in terra. 
Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i 
nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori, 
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia, il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto 
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori,
adesso e nell'ora della nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era in principio ora e sempre nei secoli 
dei secoli. Amen.
Buona giornata.


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