giovedì 22 maggio 2025

Il Vangelo del Venerdì 23 Maggio 2025

 

Della 5° settimana di Pasqua.

San Desiderio di Langres, vescovo e martire.

Prima Lettura.

È parso bene, allo Spirito Santo e a noi,

di non imporvi altro obbligo al di fuori

di queste cose necessarie.

Dagli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29)

In quei giorni, alcuni, venuti dalla

Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non

vi fate circoncidere secondo l’usanza di

Mosè, non potete essere salvati».

Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano

e discutevano animatamente contro

costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba

e alcuni altri di loro salissero a

Gerusalemme dagli apostoli e dagli

anziani per tale questione.

Agli apostoli e agli anziani, con tutta la

Chiesa, parve bene allora di scegliere

alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia

insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda,

chiamato Barsabba, e Sila, uomini di

grande autorità tra i fratelli.

E inviarono tramite loro questo scritto:

«Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli,

ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia,

che provengono dai pagani, salute!

Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai

quali non avevamo dato nessun incarico,

sono venuti a turbarvi con discorsi che

hanno sconvolto i vostri animi.

Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo,

di scegliere alcune persone e inviarle a

voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba

e Paolo, uomini che hanno rischiato la

loro vita per il nome del nostro

Signore Gesù Cristo.

Abbiamo dunque mandato Giuda

e Sila, che vi riferiranno anch’essi,

a voce, queste stesse cose.

È parso bene, infatti, allo Spirito Santo

e a noi, di non imporvi altro obbligo al

di fuori di queste cose necessarie:

astenersi dalle carni offerte agli idoli,

dal sangue, dagli animali soffocati

e dalle unioni illegittime.

Farete cosa buona a stare lontani da

queste cose. State bene!».

Parola di Dio.

Vangelo.

Questo vi comando: che vi

amiate gli uni gli altri.

Dal Vangelo secondo

Giovanni 15,12-17 anno dispari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi

discepoli: «Questo è il mio comandamento:

che vi amiate gli uni gli altri come io

ho amato voi.

Nessuno ha un amore più grande di

questo: dare la sua vita per i propri amici.

Voi siete miei amici, se fate ciò che

io vi comando.

Non vi chiamo più servi, perché il servo

non sa quello che fa il suo padrone; ma

vi ho chiamati amici, perché tutto ciò

che ho udito dal Padre mio l'ho fatto

conoscere a voi.

Non voi avete scelto me, ma io ho scelto

voi e vi ho costituiti perché andiate e

portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

perché tutto quello che chiederete al

Padre nel mio nome, ve lo conceda.

Questo vi comando: che vi amiate

gli uni gli altri».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

‘Amatevi’. Questo è il comandamento

che il Signore ci ha lasciato.

Non ha detto: “Amatemi. Adoratemi”,

come hanno fatto i dittatori di tutti i tempi.

Non coltiva il culto della propria

personalità, il Signore, desidera solo

che i suoi discepoli imparino ad amare e

a donare la propria vita come egli ha fatto.

Siamo riconosciuti dall’amore che

abbiamo gli uni per gli altri, siamo

credibili solo se sappiamo amare di un

amore libero e liberante,

adulto e consapevole.

Amiamoci; nel rispetto delle diversità,

nelle diverse opinioni e nei diversi caratteri.

Amiamoci perché immensamente amati

dal Signore, perché colmati dal suo

amore e dalla sua tenerezza.

Amiamoci nella concretezza delle scelte

parrocchiali, nel perdono e nella

sopportazione, nella larghezza delle

vedute e nella passione con cui parliamo

di Vangelo alle persone.

La prima comunità di Gerusalemme ha

mediato e Paolo e Barnaba, rasserenati,

possono tornare ad Antiochia investiti

di un’autorevolezza riconosciuta

dalla Chiesa.

E i discepoli si rallegrano per

l’incoraggiamento ricevuto dagli

apostoli e dalla preghiera, che vanno

oltre le proprie convinzioni personali

e guardano al bene di questi nuovi

fratelli provenienti dai pagani.

Che bel modo di amare!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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