Della 5° settimana di Pasqua.
San Desiderio di Langres, vescovo e martire.
Prima Lettura.
È parso bene, allo Spirito Santo e a noi,
di non imporvi altro obbligo al di fuori
di queste cose necessarie.
Dagli Atti degli Apostoli (15,1-2.22-29)
In quei giorni, alcuni, venuti dalla
Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non
vi fate circoncidere secondo l’usanza di
Mosè, non potete essere salvati».
Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano
e discutevano animatamente contro
costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba
e alcuni altri di loro salissero a
Gerusalemme dagli apostoli e dagli
anziani per tale questione.
Agli apostoli e agli anziani, con tutta la
Chiesa, parve bene allora di scegliere
alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia
insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda,
chiamato Barsabba, e Sila, uomini di
grande autorità tra i fratelli.
E inviarono tramite loro questo scritto:
«Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli,
ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia,
che provengono dai pagani, salute!
Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai
quali non avevamo dato nessun incarico,
sono venuti a turbarvi con discorsi che
hanno sconvolto i vostri animi.
Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo,
di scegliere alcune persone e inviarle a
voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba
e Paolo, uomini che hanno rischiato la
loro vita per il nome del nostro
Signore Gesù Cristo.
Abbiamo dunque mandato Giuda
e Sila, che vi riferiranno anch’essi,
a voce, queste stesse cose.
È parso bene, infatti, allo Spirito Santo
e a noi, di non imporvi altro obbligo al
di fuori di queste cose necessarie:
astenersi dalle carni offerte agli idoli,
dal sangue, dagli animali soffocati
e dalle unioni illegittime.
Farete cosa buona a stare lontani da
queste cose. State bene!».
Parola di Dio.
Vangelo.
Questo vi comando: che vi
amiate gli uni gli altri.
Dal Vangelo secondo
Giovanni 15,12-17 anno dispari.
In quel tempo, disse Gesù ai suoi
discepoli: «Questo è il mio comandamento:
che vi amiate gli uni gli altri come io
ho amato voi.
Nessuno ha un amore più grande di
questo: dare la sua vita per i propri amici.
Voi siete miei amici, se fate ciò che
io vi comando.
Non vi chiamo più servi, perché il servo
non sa quello che fa il suo padrone; ma
vi ho chiamati amici, perché tutto ciò
che ho udito dal Padre mio l'ho fatto
conoscere a voi.
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto
voi e vi ho costituiti perché andiate e
portiate frutto e il vostro frutto rimanga;
perché tutto quello che chiederete al
Padre nel mio nome, ve lo conceda.
Questo vi comando: che vi amiate
gli uni gli altri».
Parola del Signore.
Riflessione personale sul Vangelo di oggi.
‘Amatevi’.
Questo è il comandamento
che
il Signore ci ha lasciato.
Non
ha detto: “Amatemi. Adoratemi”,
come
hanno fatto i dittatori di tutti i tempi.
Non
coltiva il culto della propria
personalità,
il Signore, desidera solo
che
i suoi discepoli imparino ad amare e
a
donare la propria vita come egli ha fatto.
Siamo
riconosciuti dall’amore che
abbiamo
gli uni per gli altri, siamo
credibili
solo se sappiamo amare di un
amore
libero e liberante,
adulto
e consapevole.
Amiamoci;
nel rispetto delle diversità,
nelle
diverse opinioni e nei diversi caratteri.
Amiamoci
perché immensamente amati
dal
Signore, perché colmati dal suo
amore
e dalla sua tenerezza.
Amiamoci
nella concretezza delle scelte
parrocchiali,
nel perdono e nella
sopportazione,
nella larghezza delle
vedute
e nella passione con cui parliamo
di
Vangelo alle persone.
La
prima comunità di Gerusalemme ha
mediato
e Paolo e Barnaba, rasserenati,
possono
tornare ad Antiochia investiti
di
un’autorevolezza riconosciuta
dalla
Chiesa.
E
i discepoli si rallegrano per
l’incoraggiamento
ricevuto dagli
apostoli
e dalla preghiera, che vanno
oltre
le proprie convinzioni personali
e
guardano al bene di questi nuovi
fratelli
provenienti dai pagani.
Che
bel modo di amare!
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti come anche
noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male. Amen.
Ave, o Maria, piena di grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel principio, ora, e
sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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