venerdì 9 maggio 2025

Il Vangelo del Sabato 10 Maggio 2025

 

Della 3° settimana di Pasqua.

San Cataldo di Rachau, Vescovo.

Prima Lettura.

La Chiesa si consolidava, e con il

conforto dello Spirito Santo

cresceva di numero.

Dagli Atti degli Apostoli (9,31-42)

In quei giorni, la Chiesa era in pace per

tutta la Giudea, la Galilea e la Samarìa:

si consolidava e camminava nel timore

del Signore e, con il conforto dello

Spirito Santo, cresceva di numero.

E avvenne che Pietro, mentre andava a

far visita a tutti, si recò anche dai fedeli

che abitavano a Lidda.

Qui trovò un uomo di nome Enèa, che

da otto anni giaceva su una barella

perché era paralitico.

Pietro gli disse: «Enèa, Gesù Cristo ti

guarisce; àlzati e rifatti il letto».

E subito si alzò. Lo videro tutti gli

abitanti di Lidda e del Saròn e si

convertirono al Signore.

A Giaffa c'era una discepola chiamata

Tabità-nome che significa Gazzella-la

quale abbondava in opere buone e faceva

molte elemosine.

Proprio in quei giorni ella si ammalò e morì.

La lavarono e la posero in una stanza

al piano superiore.

E, poiché Lidda era vicina a Giaffa,

i discepoli, udito che Pietro si trovava

là, gli mandarono due uomini a invitarlo:

«Non indugiare, vieni da noi!».

Pietro allora si alzò e andò con loro.

Appena arrivato, lo condussero al piano

superiore e gli si fecero incontro tutte

le vedove in pianto, che gli mostravano

le tuniche e i mantelli che Gazzella

confezionava quando era fra loro.

Pietro fece uscire tutti e si inginocchiò

a pregare; poi, rivolto alla salma,

disse: «Tabità, àlzati!».

Ed ella aprì gli occhi, vide Pietro

e si mise a sedere.

Egli le diede la mano e la fece alzare,

poi chiamò i fedeli e le vedove e la

presentò loro viva.

La cosa fu risaputa in tutta Giaffa,

e molti credettero nel Signore.

Parola di Dio.

Vangelo.

Da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna.

Dal Vangelo secondo

Giovanni (6,60-69) anno dispari.

In quel tempo, molti dei discepoli di Gesù,

dopo aver ascoltato, dissero: «Questa

parola è dura!

Chi può ascoltarla?».

Gesù, sapendo dentro di sé che i suoi

discepoli mormoravano riguardo a

questo, disse loro: «Questo vi scandalizza?

E se vedeste il Figlio dell'uomo salire

là dov'era prima?

È lo Spirito che dà la vita, la carne non

giova a nulla; le parole che io vi ho

detto sono spirito e sono vita.

Ma tra voi vi sono alcuni che non credono».

Gesù infatti sapeva fin da principio chi

erano quelli che non credevano e chi

era colui che lo avrebbe tradito.

E diceva: «Per questo vi ho detto che

nessuno può venire a me, se non gli

è concesso dal Padre».

Da quel momento molti dei suoi

discepoli tornarono indietro e non

andavano più con lui.

Disse allora Gesù ai Dodici: «Volete

andarvene anche voi?».

Gli rispose Simon Pietro: «Signore,

da chi andremo?

Tu hai parole di vita eterna e noi

abbiamo creduto e conosciuto che

tu sei il Santo di Dio».

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Molti dei suoi discepoli, da allora,

se ne vanno.

Quando Gesù diventa esigente, quando

la fede costa, quando credere diventa

difficile e richiede conversione, molti

se ne vanno, abbandonano la fede.

Sì, Signore, è difficile credere, i tuoi

discorsi sono sempre esigenti, duri,

a volte troppo.

E Gesù, vedendo allontanarsi i discepoli

si volta verso i suoi dodici, attoniti e

storditi, e chiede, senza paura: «Volete

andarvene anche voi?».

Non si rimangia nulla, non cede, non

vacilla, non attenua la provocazione.

Gesù è libero, totalmente votato al Padre,

servo del Regno che anticipa e vive

sulla propria pelle.

Gesù è libero anche dal successo, anche

dal suo essere Maestro.

Preferisce perderli che cambiare un solo

iota della Parola che gli è stata affidata.

Libero come non mai, proprio nel momento

del fallimento clamoroso della sua missione.

Che brividi, amici, che stupore!

Noi, così sempre preoccupati del risultato,

anche nella Chiesa, anche tra credenti!

Pietro, l’immenso e fragile Pietro,

diventa ora un gigante: «Dove vuoi

che andiamo, Signore?».

E le sue parole diventano le parole di

ogni discepolo; anche se le tue parole

sono esigenti, a volte incomprensibili,

dove vuoi che andiamo, Signore?

Ed allora non ci resta che pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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