domenica 9 febbraio 2025

Il Vangelo del Lunedì 10 Febbraio 2025

 

Della 5° settimana del Tempo Ordinario.

Santa Scolastica, Vergine.

Prima Lettura.

Dio disse, e così avvenne.

Dal libro della Gènesi (1,1-19)

In principio Dio creò il cielo e la terra.

La terra era informe e deserta e le tenebre

ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio

aleggiava sulle acque.

Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.

Dio vide che la luce era cosa buona

e Dio separò la luce dalle tenebre.

Dio chiamò la luce giorno, mentre

chiamò le tenebre notte.

E fu sera e fu mattina: giorno primo.

Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo

alle acque per separare le acque dalle acque».

Dio fece il firmamento e separò le acque

che sono sotto il firmamento dalle acque

che sono sopra il firmamento.

E così avvenne.

Dio chiamò il firmamento cielo.

E fu sera e fu mattina: secondo giorno.

Dio disse: «Le acque che sono sotto il

cielo si raccolgano in un unico luogo

e appaia l'asciutto».

E così avvenne.

Dio chiamò l'asciutto terra, mentre

chiamò la massa delle acque mare.

Dio vide che era cosa buona. Dio disse:

«La terra produca germogli, erbe che

producono seme e alberi da frutto, che

fanno sulla terra frutto con il seme,

ciascuno secondo la propria specie».

E così avvenne.

E la terra produsse germogli, erbe che

producono seme, ciascuna secondo la

propria specie, e alberi che fanno

ciascuno frutto con il seme, secondo

la propria specie.

Dio vide che era cosa buona.

E fu sera e fu mattina: terzo giorno.

Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel

firmamento del cielo, per separare il

giorno dalla notte; siano segni per le

feste, per i giorni e per gli anni e siano

fonti di luce nel firmamento del cielo

per illuminare la terra».

E così avvenne. E Dio fece le due fonti

di luce grandi: la fonte di luce maggiore

per governare il giorno e la fonte di luce

minore per governare la notte, e le stelle.

Dio le pose nel firmamento del cielo per

illuminare la terra e per governare il

giorno e la notte e per separare la luce

dalle tenebre.

Dio vide che era cosa buona.

E fu sera e fu mattina: quarto giorno.

Parola di Dio.

Vangelo

I cagnolini sotto la tavola mangiano

 delle briciole dei figli.

Dal Vangelo secondo

Marco (7,24-30) anno pari.

In quel tempo, Gesù andò nella

regione di Tiro.

Entrato in una casa, non voleva che alcuno

lo sapesse, ma non poté restare nascosto.

Una donna, la cui figlioletta era posseduta

da uno spirito impuro, appena seppe di lui,

andò e si gettò ai suoi piedi.

Questa donna era di lingua greca e di

origine siro-fenicia.

Ella lo supplicava di scacciare il

demonio da sua figlia.

Ed egli le rispondeva: "Lascia prima che

si sazino i figli, perché non è bene prendere

il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini".

Ma lei gli replicò: "Signore, anche i

cagnolini sotto la tavola mangiano

le briciole dei figli".

Allora le disse: "Per questa tua parola,

va': il demonio è uscito da tua figlia".

Tornata a casa sua, trovò la bambina

coricata sul letto e il demonio se

n'era andato.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Chiede il miracolo per sua figlia

la donna pagana.

Non sa chi è Gesù, qualcuno le ha detto

che opera guarigioni.

Non ha una storia, o un nome; è solo una

madre angosciata per sua figlia, che si

rivolgerebbe a qualunque santone o

guaritore pur di riaverla sana e libera.

E Gesù la mette alla prova.

Perché si rivolge a Lui?

Non ha fede, non è discepola, perché mai

uno dovrebbe dare il pane dei figli ai cani?

La provocazione è forte, eppure efficace.

Non sempre chi ti dà uno schiaffo ti

vuole del male.

Sta alla donna, ora, reagire.

Farà l’offesa?

Si chiuderà a riccio?

No; si guarda dentro, riconosce il male

dentro di lei.

È vero, la sua è una fede interessata,

superstiziosa, non ha scusanti.

Ma a volte i cani mangiano le briciole

che cadono dal tavolo dei figli.

Sorride, Gesù, e restituisce la salute a

sua figlia e a lei la fede.

Certo, non è sempre facile, ma è

possibile ritrovare la fede persa,

con l’aiuto della preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

 

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