martedì 14 gennaio 2025

Il Vangelo del Mercoledì 15 Gennaio 2025

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Mauro e Placido, monaci.

Prima Lettura.

Egli doveva rendersi in tutto simile ai

fratelli, per diventare misericordioso.

Dalla lettera agli Ebrei (2,14-18)

Fratelli, poiché i figli hanno in comune

il sangue e la carne, anche Cristo allo

stesso modo ne è divenuto partecipe,

per ridurre all'impotenza mediante la

morte colui che della morte ha il potere,

cioè il diavolo, e liberare così quelli che,

per timore della morte, erano soggetti

a schiavitù per tutta la vita.

Egli infatti non si prende cura degli angeli,

ma della stirpe di Abramo si prende cura.

Perciò doveva rendersi in tutto simile

ai fratelli, per diventare un sommo

sacerdote misericordioso e degno di

fede nelle cose che riguardano Dio, allo

scopo di espiare i peccati del popolo.

Infatti, proprio per essere stato messo

alla prova e aver sofferto personalmente,

egli è in grado di venire in aiuto a quelli

che subiscono la prova.

Parola di Dio.

Vangelo.

Gesù guarì molti che erano affetti

da varie malattie.

Dal Vangelo secondo

Marco (1,29-39) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla

sinagoga, subito andò nella casa di

Simone e Andrea, in compagnia

di Giacomo e Giovanni.

La suocera di Simone era a letto con la

febbre e subito gli parlarono di lei.

Egli si avvicinò e la fece alzare

prendendola per mano; la febbre la

lasciò ed ella li serviva.

Venuta la sera, dopo il tramonto del sole,

gli portavano tutti i malati e gli indemoniati.

Tutta la città era riunita davanti alla porta.

Guarì molti che erano affetti da varie

malattie e scacciò molti demòni; ma non

permetteva ai demòni di parlare, perché

lo conoscevano.

Al mattino presto si alzò quando ancora

era buio e, uscito, si ritirò in un luogo

deserto, e là pregava.

Ma Simone e quelli che erano con lui,

si misero sulle sue tracce.

Lo trovarono e gli dissero: «Tutti

ti cercano!».

Egli disse loro: «Andiamocene altrove,

nei villaggi vicini, perché io predichi

anche là; per questo infatti sono venuto!».

E andò per tutta la Galilea, predicando

nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Dopo avere guarito un indemoniato

presente in sinagoga, forte immagine

per dire che dobbiamo cominciare

dall’interno della Chiesa la conversione

dei cuori, Gesù guarisce la suocera di

Pietro, che si mette a servirli.

Se siamo guariti nel cuore, se abbiamo

incontrato il Signore, se abbiamo ricevuto

la luce interiore, non è per crogiolarci

nella nostra nuova identità spirituale,

ma per servire i fratelli.

Gesù, alla fine di una giornata intensa

e frenetica, ruba del tempo al sonno

per pregare in solitudine il Padre.

Gli apostoli capiscono che è proprio

nella preghiera solitaria di Gesù che

si trova il segreto della sua forza

e del suo dinamismo.

Solo nella preghiera continua possiamo

trovare le energie per annunciare il

Vangelo, per servire i fratelli.

Animo, cercatori di Dio, imitiamo il

Maestro; tante più cose da fare ci sono,

tanta più pressione riceviamo, tanto

più ci è urgente ritagliarci uno spazio

interiore per stare col Padre, a costo

di rubare qualche minuto al sonno.

Ci è talmente indispensabile restare

legati alla tenerezza di Dio, ci è talmente

fondamentale attingere continuamente

all’oceano di pace del suo cuore, da capire

che la preghiera interiore, la meditazione,

la presa di consapevolezza della volontà

di Dio ci sono vitali.

Costi quel che costi.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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