mercoledì 8 gennaio 2025

Il Vangelo del Giovedì 9 Gennaio 2025

 

Feria propria del 9 Gennaio dopo l’Epifania.

San Marcellino di Ancona, vescovo.

Prima Lettura.

Se ci amiamo gli uni gli altri,

Dio rimane in noi.

Dalla prima lettera di san

Giovanni apostolo (4,11-18)

Carissimi, se Dio ci ha amati così, anche

noi dobbiamo amarci gli uni gli altri.

Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo

gli uni gli altri, Dio rimane in noi e

l'amore di lui è perfetto in noi.

In questo si conosce che noi rimaniamo

in lui ed egli in noi: egli ci ha donato

il suo Spirito.

E noi stessi abbiamo veduto e attestiamo

che il Padre ha mandato il suo Figlio

come salvatore del mondo.

Chiunque confessa che Gesù è il Figlio

di Dio, Dio rimane in lui ed egli in Dio.

E noi abbiamo conosciuto e creduto

l'amore che Dio ha in noi. Dio è amore;

chi rimane nell'amore rimane in Dio

e Dio rimane in lui.

In questo l'amore ha raggiunto tra noi la

sua perfezione: che abbiamo fiducia nel

giorno del giudizio, perché come è lui,

così siamo anche noi, in questo mondo.

Nell'amore non c'è timore, al contrario

l'amore perfetto scaccia il timore, perché

il timore suppone un castigo e chi teme

non è perfetto nell'amore.

Parola di Dio.

Vangelo.

Videro Gesù camminare sul mare.

Dal Vangelo secondo

Marco (6,45-52) anno dispari.

[Dopo che i cinquemila uomini furono

saziati], Gesù subito costrinse i suoi

discepoli a salire sulla barca e a

precederlo sull'altra riva, a Betsàida,

finché non avesse congedato la folla.

Quando li ebbe congedati, andò sul

monte a pregare.

Venuta la sera, la barca era in mezzo

al mare ed egli, da solo, a terra.

Vedendoli però affaticati nel remare,

perché avevano il vento contrario, sul

finire della notte egli andò verso di loro

camminando sul mare, e voleva oltrepassarli.

Essi, vedendolo camminare sul mare,

pensarono: «È un fantasma!», e si misero

a gridare, perché tutti lo avevano visto

e ne erano rimasti sconvolti.

Ma egli subito parlò loro e disse: «Coraggio,

sono io, non abbiate paura!».

E salì sulla barca con loro e il vento cessò.

E dentro di sé erano fortemente meravigliati,

perché non avevano compreso il fatto dei

pani: il loro cuore era indurito.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Non capire la logica del dono, la nuova

visione di Dio che Gesù è venuto a portare,

che ci obbliga a passare dall’idea di un

Dio ‘pappa fatta’ che ci toglie dai guai,

alla visione di un Dio adulto che ci tratta

da adulti e ci chiede collaborazione,

rischia di sprofondare Gesù in una

intollerabile evanescenza.

Gesù diventa allora un ‘fantasma’ e le

onde delle tempeste che, inevitabilmente,

periodicamente sconquassano la barca

della nostra vita, ci danno l’impressione

di non farcela.

Marco, nel Vangelo, collega la mancanza

di fiducia degli apostoli esplicitamente

all’incomprensione della logica della

moltiplicazione dei pani.

Se viviamo chiusi in noi stessi, senza

dono, senza generosità, difficilmente

riusciremo ad entrare nella logica di

Dio che tutto dona, che tutto si dona.

È come se Gesù dicesse; nella tempesta,

in piena difficoltà, se vuoi attraversare

il mare non hai che una possibilità,

aumenta il dono di te stesso.

Quello di oggi è un Vangelo esigente,

amici, come sempre, ma che ci propone

di donare tutto ciò che siamo in maniera

intelligente ed equilibrata, lasciando fare

il resto al Signore che amiamo e di cui

ci fidiamo ed alla preghiera, sapendo

bene in chi abbiamo posto la nostra

speranza, come direbbe il nostro

grande san Paolo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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