mercoledì 22 gennaio 2025

Il Vangelo del Giovedì 23 Gennaio 2025

 

Della 2° settimana del Tempo Ordinario.

Sposalizio di Maria e Giuseppe,

Giuseppe prende Maria in moglie.

Prima Lettura.

Cristo ha offerto sacrifici, una

volta per tutte, offrendo se stesso.

Dalla lettera agli Ebrei (7,25-8,6)

Fratelli, Cristo può salvare perfettamente

quelli che per mezzo di lui si avvicinano

a Dio: egli infatti è sempre vivo per

intercedere a loro favore.

Questo era il sommo sacerdote che ci

occorreva: santo, innocente, senza

macchia, separato dai peccatori ed

elevato sopra i cieli.

Egli non ha bisogno, come i sommi

sacerdoti, di offrire sacrifici ogni giorno,

prima per i propri peccati e poi per quelli

del popolo: lo ha fatto una volta per tutte,

offrendo se stesso.

La Legge infatti costituisce sommi

sacerdoti uomini soggetti a debolezza;

ma la parola del giuramento, posteriore

alla Legge, costituisce sacerdote il Figlio,

reso perfetto per sempre.

Il punto capitale delle cose che stiamo

dicendo è questo: noi abbiamo un sommo

sacerdote così grande che si è assiso alla

destra del trono della Maestà nei cieli,

ministro del santuario e della vera tenda,

che il Signore, e non un uomo, ha costruito.

Ogni sommo sacerdote, infatti, viene

costituito per offrire doni e sacrifici: di

qui la necessità che anche Gesù abbia

qualcosa da offrire.

Se egli fosse sulla terra, non sarebbe

neppure sacerdote, poiché vi sono quelli

che offrono i doni secondo la Legge.

Questi offrono un culto che è immagine

e ombra delle realtà celesti, secondo

quanto fu dichiarato da Dio a Mosè,

quando stava per costruire la tenda:

«Guarda-disse-di fare ogni cosa secondo

il modello che ti è stato mostrato sul monte».

Ora invece egli ha avuto un ministero

tanto più eccellente quanto migliore è

l'alleanza di cui è mediatore, perché

è fondata su migliori promesse.

Parola di Dio.

Vangelo.

Gli spiriti impuri gridavano: «Tu sei il

Figlio di Dio!».

Ma egli imponeva loro severamente

di non svelare chi egli fosse.

Dal Vangelo secondo

Marco (3,7-12) anno dispari.

In quel tempo, Gesù, con i suoi discepoli

si ritirò presso il mare e lo seguì molta

folla dalla Galilea.

Dalla Giudea e da Gerusalemme,

dall’Idumea e da oltre il Giordano e

dalle parti di Tiro e Sidòne, una grande

folla, sentendo quanto faceva, andò da lui.

Allora egli disse ai suoi discepoli di

tenergli pronta una barca, a causa della

folla, perché non lo schiacciassero.

Infatti aveva guarito molti, cosicché

quanti avevano qualche male si gettavano

su di lui per toccarlo.

Gli spiriti impuri, quando lo vedevano,

cadevano ai suoi piedi e gridavano: «Tu

sei il Figlio di Dio!».

Ma egli imponeva loro severamente

di non svelare chi egli fosse.

Parola del Signore.

Riflessione personale sul Vangelo di oggi.

Mettiamo a disposizione di Gesù la barca

della nostra vita perché possa continuare

ad annunciare la Parola alla folla di

uomini e donne senza speranza che

accalcano i sentieri della nostra modernità!

Gesù ha bisogno di noi, desidera farci

parte dei suoi progetti, delle sue scelte,

del suo Regno.

Misterioso e incomprensibile Dio che

chiede agli uomini di aiutarlo ad essere

parte della salvezza!

Straordinario Signore che non si lascia

scoraggiare dal nostro limite ma

lo trasfigura!

Di una barca necessita il Signore, non

di uno yacht lussuoso o di una nave da

crociera, ma della piccola barca da

pescatori che siamo.

Barca inadatta, barca che a malapena

riesce ad affrontare le calme acque del

lago, incapace di avventurarsi al

largo degli oceani.

Lo so, non siamo capaci, siamo inadatti,

siamo peccatori; questo fermerà la

potenza di Dio?

O non la proclamerà, piuttosto, come

dice san Paolo, perché nella nostra

debolezza si manifesta pienamente

la misericordia di Dio?

Oggi, qualunque cosa faremo,

imprestiamo la nostra intelligenza,

la nostra voce, il nostro sorriso e la

nostra preghiera al Signore per

renderlo presente, almeno un poco,

alle persone che incontreremo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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