mercoledì 9 ottobre 2024

Il Vangelo del Giovedì 10 Ottobre 2024

 

Della 27° settimana del Tempo Ordinario.

San Daniele Comboni, vescovo.

Prima Lettura

È per le opere della Legge che avete

ricevuto lo Spirito o per aver ascoltato

la parola della fede?

Dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Gàlati (3,1-5)

O stolti Gàlati, chi vi ha incantati?

Proprio voi, agli occhi dei quali fu

rappresentato al vivo Gesù Cristo crocifisso!

Questo solo vorrei sapere da voi: è per le

opere della Legge che avete ricevuto lo

Spirito o per aver ascoltato la parola

della fede?

Siete così privi d’intelligenza che, dopo

aver cominciato nel segno dello Spirito,

ora volete finire nel segno della carne?

Avete tanto sofferto invano?

Se almeno fosse invano!

Colui dunque che vi concede lo Spirito

e opera portenti in mezzo a voi, lo fa

grazie alle opere della Legge o perché

avete ascoltato la parola della fede?

Parola di Dio.

Vangelo

Chiedete e vi sarà dato.

Dal Vangelo secondo Luca (11,5-13) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:

«Se uno di voi ha un amico e a

mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico,

prestami tre pani, perché è giunto da me

un amico da un viaggio e non ho nulla

da offrirgli”, e se quello dall’interno gli

risponde: “Non m’importunare, la porta

è già chiusa, io e i miei bambini siamo

a letto, non posso alzarmi per darti i pani”,

vi dico che, anche se non si alzerà a

darglieli perché è suo amico, almeno per

la sua invadenza si alzerà a dargliene

quanti gliene occorrono.

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato,

cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chiunque chiede riceve e chi cerca

trova e a chi bussa sarà aperto.

Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede

un pesce, gli darà una serpe al posto

del pesce?

O se gli chiede un uovo, gli darà

uno scorpione?

Se voi dunque, che siete cattivi, sapete

dare cose buone ai vostri figli, quanto

più il Padre vostro del cielo darà lo

Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Buffo; il Signore ci chiede di insistere.

La nostra preghiera, spesso, è invece

saltuaria e poco convinta.

Ci rivolgiamo a Dio solo quando non ne

possiamo più e sappiamo di non farcela.

O, peggio, per chiedergli di risolvere

delle questioni che, a rigore, potremmo

benissimo risolvere da noi stessi.

La preghiera è una questione di passione

e di cuore, di costanza e di insistenza,

attenti, però; è ad un Padre che ci

rivolgiamo, non a un despota.

E se Dio non esaudisce le nostre preghiere,

cosa dobbiamo pensare?

Come diceva sant’Agostino; il Signore

ci fa aspettare perché il nostro desiderio

è fiacco e deve rafforzarsi, o perché la

cosa che chiediamo non è il nostro bene.

O, aggiungo io, perché sbagliamo

indirizzo di posta rivolgendoci ad un

Dio che non esiste!

I genitori sanno di cosa hanno bisogno

i propri figli e anche un ‘no’, talora, può

essere salutare, anche se il bambino,

vedendosi rifiutato, fa i capricci.

Così, dice Gesù, il Padre per noi

desidera solo cose buone.

Come dico spesso, a me non è mai

successo di vedere esaudita una sola

delle cose che ho chiesto.

Ma Dio mi ha concesso tutto ciò che

desideravo, anche senza saperlo.

Perciò, amici, impariamo seriamente a

chiedere al Signore con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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