giovedì 29 agosto 2024

Il Vangelo del Venerdì 30 Agosto 2024

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Santi Felice e Adautto, martiri.

Prima Lettura

Noi annunciamo Cristo crocifisso:

scandalo e stoltezza per gli uomini;

ma per coloro che sono chiamati,

potenza e sapienza di Dio.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (1,17-25)

Fratelli, Cristo non mi ha mandato a

battezzare, ma ad annunciare il Vangelo,

non con sapienza di parola, perché non

venga resa vana la croce di Cristo.

La parola della croce infatti è stoltezza

per quelli che si perdono, ma per quelli

che si salvano, ossia per noi,

è potenza di Dio.

Sta scritto infatti: «Distruggerò la sapienza

dei sapienti e annullerò l’intelligenza

degli intelligenti».

Dov’è il sapiente?

Dov’è il dotto?

Dov’è il sottile ragionatore di

questo mondo?

Dio non ha forse dimostrato stolta la

sapienza del mondo?

Poiché infatti, nel disegno sapiente di

Dio, il mondo, con tutta la sua sapienza,

non ha conosciuto Dio, è piaciuto a Dio

salvare i credenti con la stoltezza

della predicazione.

Mentre i Giudei chiedono segni e i Greci

cercano sapienza, noi invece annunciamo

Cristo crocifisso: scandalo per i Giudei e

stoltezza per i pagani; ma per coloro che

sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo

è potenza di Dio e sapienza di Dio.

Infatti ciò che è stoltezza di Dio è più

sapiente degli uomini, e ciò che è

debolezza di Dio è più forte degli uomini.

Parola di Dio.

Vangelo

Ecco lo sposo! Andategli incontro!

Dal Vangelo secondo Matteo (25,1-13)

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli

questa parabola: «Il regno dei cieli sarà

simile a dieci vergini che presero le loro

lampade e uscirono incontro allo sposo.

Cinque di esse erano stolte e cinque sagge;

le stolte presero le loro lampade, ma non

presero con sé l’olio; le sagge invece,

insieme alle loro lampade, presero anche

l’olio in piccoli vasi.

Poiché lo sposo tardava, si assopirono

tutte e si addormentarono.

A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo

sposo! Andategli incontro!”.

Allora tutte quelle vergini si destarono

e prepararono le loro lampade.

Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un

po’ del vostro olio, perché le nostre

lampade si spengono”.

Le sagge risposero: “No, perché non

venga a mancare a noi e a voi; andate

piuttosto dai venditori e compratevene”.

Ora, mentre quelle andavano a comprare

l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che

erano pronte entrarono con lui alle nozze,

e la porta fu chiusa.

Più tardi arrivarono anche le altre vergini

e incominciarono a dire: “Signore,

Signore, aprici!”.

Ma egli rispose: “In verità io vi dico:

non vi conosco”.

Vegliate dunque, perché non sapete né

il giorno né l’ora».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Tornerà lo sposo.

È venuto nella storia, continua a sfiorare

i cuori di chi si mette alla sua ricerca e ne

fa esperienza nello Spirito ma tornerà

anche nella gloria per ricapitolare tutte

le cose, come dice san Paolo.

Tornerà e noi siamo chiamati a vegliare,

a vigilare, ad aspettarlo con fiducia.

Siamo sinceri; quanti, fra noi, credono

ancora a questo ritorno?

Quanti, davvero, aspettano il ritorno

glorioso del Signore nella pienezza

dei tempi?

Se durante la celebrazione dell’Eucarestia,

dopo la consacrazione, quando la comunità

proclama solennemente; nell’attesa della

tua venuta, Gesù venisse veramente,

come reagiremmo?

Eppure l’attesa è la caratteristica

principale del cercatore di Dio.

Un’attesa operosa, che veglia, che agisce.

Il rischio di assopirsi è sempre presente,

siamo onesti.

Il rischio di vivere come se Gesù non

fosse e non fosse il presente, è palpabile

nel nostro cristianesimo annacquato

e inconcludente.

Accogliamo questa parabola come un

severo monito, come un invito a non

desistere, come una scossa alla

nostra tiepidezza.

Vegliamo e preghiamo, nella gioia

aspettando il ritorno dello sposo.

Verrà quando meno ce lo aspettiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento