lunedì 10 giugno 2024

Il Vangelo del Martedì 11 Giugno 2024

 

Della 10° settimana del Tempo Ordinario.

San Barnaba, Apostolo.

Prima lettura.

Era uomo virtuoso e pieno

di Spirito Santo e di fede.

Dagli Atti degli Apostoli (11,21b-26;13,1-3)

In quei giorni, [in Antiòchia], un numero

credette e si convertì al Signore.

Questa notizia giunse agli orecchi della

Chiesa di Gerusalemme, e mandarono

Bàrnaba ad Antiòchia.

Quando questi giunse e vide la grazia di

Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare,

con cuore risoluto, fedeli al Signore, da

uomo virtuoso qual era e pieno di

Spirito Santo e di fede.

E una folla considerevole fu aggiunta al Signore.

Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per

cercare Saulo: lo trovò e lo condusse

ad Antiòchia.

Rimasero insieme un anno intero in

quella Chiesa e istruirono molta gente.

Ad Antiòchia per la prima volta i

discepoli furono chiamati cristiani.

C'erano nella Chiesa di Antiòchia profeti

e maestri: Bàrnaba, Simeone detto Niger,

Lucio di Cirene, Manaèn, compagno

d'infanzia di Erode il tetrarca, e Saulo.

Mentre essi stavano celebrando il culto

del Signore e digiunando, lo Spirito Santo

disse: «Riservate per me Bàrnaba e Saulo

per l'opera alla quale li ho chiamati».

Allora, dopo aver digiunato e pregato,

imposero loro le mani e li congedarono.

Parola di Dio.

Vangelo.

Gratuitamente avete ricevuto,

gratuitamente date.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,7-13) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Strada facendo, predicate, dicendo

che il regno dei cieli è vicino.

Guarite gli infermi, risuscitate i morti,

purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.

Gratuitamente avete ricevuto,

gratuitamente date.

Non procuratevi oro né argento né denaro

nelle vostre cinture, né sacca da viaggio,

né due tuniche, né sandali, né bastone,

perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

In qualunque città o villaggio entriate,

domandate chi là sia degno e rimanetevi

finché non sarete partiti.

Entrando nella casa, rivolgetele il saluto.

Se quella casa ne è degna, la vostra pace

scenda su di essa; ma se non ne è degna,

la vostra pace ritorni a voi».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Averne di gente come Barnaba, nella Chiesa!

Giuseppe è nato a Cipro e la sua conversione

è concreta e tangibile; vende un campo e

porta il ricavato ai piedi degli apostoli.

Subito essi capiscono di che stoffa è fatto

e la sua attività nella primitiva comunità

cresce in importanza e riconoscimento.

Giuseppe viene soprannominato ‘figlio

dell’esortazione’, Barnaba, appunto.

È lui ad andare a stanare il neo-convertito

Saulo, guardato con diffidenza e sospetto

dagli altri, basta una sua parola affinché

sia accolto pienamente nella comunità.

È lui che viene inviato ad Antiochia per

capire cosa fare nella delicata questione

dei pagani diventati discepoli.

E agisce con prontezza, riconoscendo

i segni dello Spirito, passando il tempo

ad incoraggiare.

Ed è ancora lui che partirà con Paolo al

seguito per portare il Vangelo di Gesù

alle persone sparse nel bacino del

mediterraneo, prima agli ebrei e

poi ai pagani.

Ma vivere con Paolo non è facile; durante

il secondo viaggio il focoso ed intransigente

apostolo vuole rimandare a casa il giovane

Marco che soffre di nostalgia.

Barnaba, pregando, ma litigando con Paolo,

lo prende con sé e lo porta a Cipro. Averne!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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