mercoledì 20 marzo 2024

Il Vangelo del Giovedì 21 Marzo 2024

 

Della 5° settimana di Quaresima.

S. Benedetta Cambiagio Frassinello.

Prima lettura.

Diventerai padre di una moltitudine di nazioni.

Dal libro della Gènesi (17,3-9)

In quei giorni Abram si prostrò con il viso

a terra e Dio parlò con lui: «Quanto a me,

ecco la mia alleanza è con te: diventerai

padre di una moltitudine di nazioni.

Non ti chiamerai più Abram, ma ti

chiamerai Abramo, perché padre di una

moltitudine di nazioni ti renderò.

E ti renderò molto, molto fecondo; ti farò

diventare nazioni e da te usciranno dei re.

Stabilirò la mia alleanza con te e con la

tua discendenza dopo di te di generazione

in generazione, come alleanza perenne,

per essere il Dio tuo e della tua discendenza

dopo di te.

La terra dove sei forestiero, tutta la terra

di Canaan, la darò in possesso per sempre

a te e alla tua discendenza dopo di te;

sarò il loro Dio».

Disse Dio ad Abramo: «Da parte tua devi

osservare la mia alleanza, tu e la tua

discendenza dopo di te, di generazione

in generazione».

Parola di Dio.

Vangelo.

Abramo, vostro padre, esultò nella

speranza di vedere il mio giorno.

Dal Vangelo secondo Giovanni (8,51-59) anno pari.

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: «In

verità, in verità io vi dico: se uno osserva

la mia parola, non vedrà la morte in eterno».

Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo

che sei indemoniato.

Abramo è morto, come anche i profeti,

e tu dici: "Se uno osserva la mia parola,

non sperimenterà la morte in eterno''.

Sei tu più grande del nostro padre

Abramo, che è morto?

Anche i profeti sono morti.

Chi credi di essere?».

Rispose Gesù: «Se io glorificassi me

stesso, la mia gloria sarebbe nulla.

Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale

voi dite: ''È nostro Dio!'', e non lo conoscete.

Io invece lo conosco.

Se dicessi che non lo conosco, sarei

come voi: un mentitore.

Ma io lo conosco e osservo la sua parola.

Abramo, vostro padre, esultò nella

speranza di vedere il mio giorno; lo vide

e fu pieno di gioia».

Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora

cinquant'anni e hai visto Abramo?».

Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io

vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».

Allora raccolsero delle pietre per gettarle

contro di lui; ma Gesù si nascose e

uscì dal tempio.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Gesù sta parlando ai giudei diventati,

almeno a parole, suoi discepoli.

Eppure, come meditavamo ieri, la loro

reazione è esagerata e stizzita.

Sono discepoli, in teoria, ma, in pratica,

sono permalosi e legati alle proprie

radici, alle proprie abitudini, al punto

da contraddire ogni sua affermazione.

Alla fine Gesù, esasperato, svela la sua

identità profonda; si attribuisce il nome

di Dio, egli è Dio stesso.

La reazione è durissima; i suoi ormai

ex-discepoli vogliono lapidarlo.

Fine di un bel momento di discepolato.

Sapete? A volte incontro anch’io discepoli

così, fratelli che credono di credere ma

che, in realtà, sono legati alle proprie

abitudini al punto da rifiutare quello che

Gesù dice di se stesso e di Dio.

Persone legate fanaticamente al culto dei

santi, o convinti della validità delle

proprie visioni superstiziose.

Non c’è nulla di più difficile da

convertire di un cristiano!

E, se devoto, è ancora peggio?

Esagero? Vorrei.

Se vi fate un giro in alcuni paesi della

nostra profonda Italia, e non solo,

vi accorgete di quanto debba ancora

essere ‘battezzata’ la nostra fede.

E noi?

Se Gesù ci dice cose sgradite che facciamo,

pigliamo delle pietre per lapidarlo?

Purtroppo, amici, questa è la realtà,

ma per essere veri cristiani, dobbiamo

continuamente pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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