Della 4° settimana di Quaresima.
Sant'Alessandro,
martire.
Prima lettura.
Desisti dall'ardore
della tua ira.
Dal libro dell'Èsodo
(32,7-14)
In quei giorni, il
Signore disse a Mosè:
«Va', scendi, perché
il tuo popolo, che hai
fatto uscire dalla
terra d'Egitto, si è pervertito.
Non hanno tardato ad
allontanarsi dalla
via che io avevo loro
indicato!
Si sono fatti un
vitello di metallo fuso,
poi gli si sono
prostràti dinanzi, gli hanno
offerto sacrifici e
hanno detto: "Ecco il tuo
Dio, Israele, colui
che ti ha fatto uscire
dalla terra
d'Egitto"».
Il Signore disse
inoltre a Mosè: «Ho
osservato questo
popolo: ecco, è un
popolo dalla dura
cervìce.
Ora lascia che la mia
ira si accenda
contro di loro e li
divori.
Di te invece farò una
grande nazione».
Mosè allora supplicò
il Signore, suo Dio,
e disse: «Perché,
Signore, si accenderà la
tua ira contro il tuo
popolo, che hai fatto
uscire dalla terra
d'Egitto con grande
forza e con mano
potente?
Perché dovranno dire
gli Egiziani: "Con
malizia li ha fatti
uscire, per farli perire
tra le montagne e
farli sparire dalla terra"?
Desisti dall'ardore
della tua ira e abbandona
il proposito di fare
del male al tuo popolo.
Ricòrdati di Abramo,
di Isacco, di Israele,
tuoi servi, ai quali
hai giurato per te stesso
e hai detto:
"Renderò la vostra posterità
numerosa come le
stelle del cielo, e tutta
questa terra, di cui
ho parlato, la darò ai tuoi
discendenti e la
possederanno per sempre"».
Il Signore si pentì
del male che aveva
minacciato di fare al
suo popolo.
Parola di Dio.
Vangelo
Vi è già chi vi
accusa: Mosè,
nel quale riponete
la vostra speranza.
Dal Vangelo secondo Giovanni
(5,31-47) anno pari.
In quel tempo, Gesù
disse ai Giudei: «Se
fossi io a
testimoniare di me stesso, la mia
testimonianza non
sarebbe vera.
C'è un altro che dà
testimonianza di me,
e so che la
testimonianza che egli dà
di me è vera.
Voi avete inviato dei
messaggeri a Giovanni
ed egli ha dato
testimonianza alla verità.
Io non ricevo
testimonianza da un uomo;
ma vi dico queste cose
perché siate salvati.
Egli era la lampada
che arde e risplende,
e voi solo per un
momento avete voluto
rallegrarvi alla sua
luce.
Io però ho una
testimonianza superiore a
quella di Giovanni: le
opere che il Padre
mi ha dato da
compiere, quelle stesse
opere che io sto
facendo, testimoniano
di me che il Padre mi
ha mandato.
E anche il Padre, che
mi ha mandato,
ha dato testimonianza
di me.
Ma voi non avete mai
ascoltato la sua
voce né avete mai
visto il suo volto,
e la sua parola non
rimane in voi; infatti
non credete a colui
che egli ha mandato.
Voi scrutate le
Scritture, pensando di avere
in esse la vita
eterna: sono proprio esse che
danno testimonianza di
me.
Ma voi non volete
venire a me per avere vita.
Io non ricevo gloria
dagli uomini.
Ma vi conosco: non
avete in voi l'amore di Dio.
Io sono venuto nel
nome del Padre mio e
voi non mi accogliete;
se un altro venisse
nel proprio nome, lo
accogliereste.
E come potete credere,
voi che ricevete
gloria gli uni dagli
altri, e non cercate la
gloria che viene
dall'unico Dio?
Non crediate che sarò
io ad accusarvi
davanti al Padre; vi è
già chi vi accusa:
Mosè, nel quale
riponete la vostra speranza.
Se infatti credeste a
Mosè, credereste anche
a me; perché egli ha
scritto di me.
Ma se non credete ai
suoi scritti, come
potrete credere alle
mie parole?».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
È possibile ostinatamente
rifiutarsi di
vedere la luce?
Purtroppo sì.
È l’altro volto dello splendido
dono della
libertà che il Signore ci ha
donato.
Siamo liberi anche di rifiutare
la felicità.
Nel discorso di Gesù ai farisei
verifichiamo
il pericolo sempre presente di
rifiutare la
rivelazione di Dio.
Anche se siamo molto devoti.
Gesù cita tre testimoni che
parlano di Lui,
che ne attestano la missione;
Giovanni
Battista, acclamato come profeta
e che
è venuto proprio a preparare la
strada al
Signore, le opere di Gesù, i suoi
miracoli,
che segnalano la venuta del Regno
di Dio
in mezzo a noi, e la Scrittura
che i farisei
conoscono e che male
interpretano.
Questi tre ‘testimoni’, dice
Gesù, manifestano
che Egli è il rivelatore del
Padre.
Allora, amici, anche noi
spalanchiamo il
cuore alla testimonianza dei
tanti profeti
che ancora solcano le nostre
strade,
guardiamo alle opere, ai piccoli
miracoli
che il Signore ci dona
quotidianamente
e scrutiamo le Scritture con un
cuore attento
e libero, come facciamo tutti i
giorni.
Tutto ci parla di Cristo e Cristo
ci parla di Dio.
Viviamo bene la nostra libertà,
amici,
lasciamo che il nostro cuore si
spalanchi
allo stupore.
I miracoli sono intorno a noi, è
il nostro
sguardo aiutato dalla preghiera, che
si
deve alzare e chiarificare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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