lunedì 12 febbraio 2024

Il Vangelo del Martedì 13 Febbraio 2024

 

Della 6° settimana del Tempo Ordinario.

Sante Fosca e Maura, martiri.

Prima lettura.

Dio non tenta nessuno.

Dalla lettera di san Giacomo apostolo (1,12-18)

Beato l'uomo che resiste alla tentazione

perché, dopo averla superata, riceverà la

corona della vita, che il Signore ha

promesso a quelli che lo amano.

Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono

tentato da Dio»; perché Dio non può

essere tentato al male ed egli non

tenta nessuno.

Ciascuno piuttosto è tentato dalle proprie

passioni, che lo attraggono e lo seducono;

poi le passioni concepiscono e generano

il peccato, e il peccato, una volta commesso,

produce la morte.

Non ingannatevi, fratelli miei carissimi;

ogni buon regalo e ogni dono perfetto

vengono dall'alto e discendono dal Padre,

creatore della luce: presso di lui non c'è

variazione né ombra di cambiamento.

Per sua volontà egli ci ha generati per

mezzo della parola di verità, per essere

una primizia delle sue creature.

Parola di Dio.

Vangelo.

Guardatevi dal lievito dei farisei

e dal lievito di Erode.

Dal Vangelo secondo Marco (8,14-21) anno pari.

In quel tempo, i discepoli avevano

dimenticato di prendere dei pani e non

avevano con sé sulla barca che un solo pane.

Allora Gesù li ammoniva dicendo: «Fate

attenzione, guardatevi dal lievito dei

farisei e dal lievito di Erode!».

Ma quelli discutevano fra loro perché

non avevano pane.

Si accorse di questo e disse loro: «Perché

discutete che non avete pane?

Non capite ancora e non comprendete?

Avete il cuore indurito?

Avete occhi e non vedete, avete orecchi

e non udite?

E non vi ricordate, quando ho spezzato

i cinque pani per i cinquemila, quante

ceste colme di pezzi avete portato via?».

Gli dissero: «Dodici».

«E quando ho spezzato i sette pani per i

quattromila, quante sporte piene di pezzi

avete portato via?».

Gli dissero: «Sette».

E disse loro: «Non comprendete ancora?».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

I farisei non capiscono Gesù chiedendogli

un segno, ma, riguardo all’incomprensione,

anche gli apostoli non scherzano.

Gesù li ammonisce dicendo di non essere

ipocriti come Erode (così si deduce dal

parallelo di Lc 12,1) e questi si ingarbugliano

in un discorso sul cibo e sui pani.

Poveri apostoli!

Non basta assistere ad un miracolo, anzi;

al miracolo più eclatante di Gesù, per

capirne il significato e il senso, non basta.

I farisei chiedono un segno e non l’ottengono.

L’ottengono, invece, gli apostoli che, però,

si fermano solo al significato superficiale.

Il più grande miracolo è la conversione

del cuore e l’autenticità e i dodici dovranno

passare attraverso il crogiuolo del fallimento

e della croce per accorgersi di questa

verità assoluta.

Anche noi abbiamo scelto di seguire il

Maestro, anche noi, credo, abbiamo assistito

a dei miracoli interiori; restiamo vigilanti

e umili, col cuore aperto e disponibile per

poter capire che cosa vuole ancora dirci

il Signore che è sempre un passo avanti a noi.

San Paolo stesso, nella sua esperienza,

dovrà passare dallo zelo fanatico del

persecutore alla verità del Vangelo e

dall’entusiasmo per l’annuncio alla

battaglia contro i conservatori all’interno

della Chiesa.

Per questo, amici, dobbiamo sempre essere

vigilanti aiutandoci con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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