giovedì 11 gennaio 2024

Il Vangelo del Venerdì 12 Gennaio 2024

 

Della 1° settimana del Tempo Ordinario.

San Bernardo da Corleone, religioso.

Prima lettura.

Griderete a causa del re che avrete voluto

eleggere, ma il Signore non vi ascolterà.

Dal primo libro di Samuèle (8,4-7.10-22a)

In quei giorni, si radunarono tutti gli anziani

d'Israele e vennero da Samuèle a Rama.

Gli dissero: «Tu ormai sei vecchio e i tuoi

figli non camminano sulle tue orme.

Stabilisci quindi per noi un re che sia nostro

giudice, come avviene per tutti i popoli».

Agli occhi di Samuèle la proposta dispiacque,

perché avevano detto: «Dacci un re che sia

nostro giudice». Perciò Samuèle pregò il Signore.

Il Signore disse a Samuèle: «Ascolta la voce

del popolo, qualunque cosa ti dicano, perché

non hanno rigettato te, ma hanno rigettato

me, perché io non regni più su di loro».

Samuèle riferì tutte le parole del Signore

al popolo che gli aveva chiesto un re.

Disse: «Questo sarà il diritto del re che

regnerà su di voi: prenderà i vostri figli

per destinarli ai suoi carri e ai suoi cavalli,

li farà correre davanti al suo cocchio, li farà

capi di migliaia e capi di cinquantine, li

costringerà ad arare i suoi campi, mietere

le sue messi e apprestargli armi per le sue

battaglie e attrezzature per i suoi carri.

Prenderà anche le vostre figlie per farle

sue profumiere e cuoche e fornaie.

Prenderà pure i vostri campi, le vostre

vigne, i vostri oliveti più belli e li darà

ai suoi ministri.

Sulle vostre sementi e sulle vostre vigne

prenderà le decime e le darà ai suoi

cortigiani e ai suoi ministri.

Vi prenderà i servi e le serve, i vostri

armenti migliori e i vostri asini e li

adopererà nei suoi lavori.

Metterà la decima sulle vostre greggi

e voi stessi diventerete suoi servi.

Allora griderete a causa del re che avrete

voluto eleggere, ma il Signore non vi ascolterà».

Il popolo rifiutò di ascoltare la voce di

Samuèle e disse: «No! Ci sia un re su di noi.

Saremo anche noi come tutti i popoli; il

nostro re ci farà da giudice, uscirà alla

nostra testa e combatterà le nostre battaglie».

Samuèle ascoltò tutti i discorsi del popolo

e li riferì all'orecchio del Signore.

Il Signore disse a Samuèle: «Ascoltali:

lascia regnare un re su di loro».

Parola di Dio.

Vangelo.

Il Figlio dell'uomo ha il potere di

perdonare i peccati sulla terra.

Dal Vangelo secondo Marco (2,1-12) anno pari.

Gesù entrò di nuovo a Cafàrnao, dopo

alcuni giorni.

Si seppe che era in casa e si radunarono

tante persone che non vi era più posto

neanche davanti alla porta; ed egli

annunciava loro la Parola.

Si recarono da lui portando un paralitico,

sorretto da quattro persone.

Non potendo però portarglielo innanzi,

a causa della folla, scoperchiarono il tetto

nel punto dove egli si trovava e, fatta

un'apertura, calarono la barella su cui

era adagiato il paralitico.

Gesù, vedendo la loro fede, disse al

paralitico: «Figlio, ti sono perdonati i peccati».

Erano seduti là alcuni scribi e pensavano

in cuor loro: «Perché costui parla così?

Bestemmia!

Chi può perdonare i peccati, se non Dio solo?».

E subito Gesù, conoscendo nel suo spirito

che così pensavano tra sé, disse loro:

«Perché pensate queste cose nel vostro cuore?

Che cosa è più facile: dire al paralitico "Ti

sono perdonati i peccati", oppure dire "Àlzati,

prendi la tua barella e cammina"?

Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo

ha il potere di perdonare i peccati sulla

terra, dico a te-disse al paralitico-: àlzati,

prendi la tua barella e va' a casa tua».

Quello si alzò e subito prese la sua barella,

sotto gli occhi di tutti se ne andò, e tutti si

meravigliarono e lodavano Dio, dicendo:

«Non abbiamo mai visto nulla di simile!».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

No, non abbiamo mai visto nulla

di simile, davvero.

Al tempo di Gesù (e oggi!) si era convinti

che la malattia fosse la conseguenza di una

colpa, la punizione per un peccato.

Quanto grave doveva essere il peccato

del paralitico, allora!

Ma i suoi amici non si scoraggiano,

superando l’indifferenza (non la

compassione!) che la gente provava

verso gli ammalati, superano gli

ostacoli per portare davanti al

misericordioso il loro amico.

Che prodigi fa l’amicizia!

Gesù perdona i peccati di quest’uomo,

e lo guarisce.

È vero; Dio solo perdona i peccati,

e i farisei si trovano spiazzati davanti

a tanta affermazione di autorità da

parte del Nazareno.

Marco inizia il suo Vangelo, e noi il

nostro anno, con una notizia straordinaria;

Dio perdona i peccati, ogni peccato,

non porta il muso, non serba rancore,

non esercita il suo potere di veto.

Desidera il bene per noi, desidera la nostra

libertà interiore; qualunque sia il peso

che ci paralizza, una colpa, un dolore,

una paura, presentiamoci fiduciosi davanti

al Signore sicuri di essere guariti nel

profondo per poter consolare gli afflitti

della consolazione con cui Dio ci ha

consolati, come afferma l’ex fariseo

san Paolo, guarito dalla più terribile

delle paralisi; lo zelo religioso che si fa

intransigente e violento, con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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