giovedì 21 dicembre 2023

Il Vangelo del Venerdì 22 Dicembre 2023

 

Della 3° settimana di Avvento.

Santa Francesca Saverio Cabrini, Vergine.

Prima lettura.

Anna ringrazia per la nascita di Samuèle.

Dal primo libro di Samuèle (1,24-28)

In quei giorni, Anna portò con sé Samuèle,

con un giovenco di tre anni, un'efa di

farina e un otre di vino, e lo introdusse

nel tempio del Signore a Silo: era

ancora un fanciullo.

Immolato il giovenco, presentarono il

fanciullo a Eli e lei disse: «Perdona,

mio signore.

Per la tua vita, mio signore, io sono

quella donna che era stata qui presso

di te a pregare il Signore.

Per questo fanciullo ho pregato e il

Signore mi ha concesso la grazia che

gli ho richiesto.

Anch'io lascio che il Signore lo richieda:

per tutti i giorni della sua vita egli è

richiesto per il Signore».

E si prostrarono là davanti al Signore.

Parola di Dio.

Vangelo.

Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente.

Dal Vangelo secondo Luca (1,46-55) anno pari.

In quel tempo, Maria disse: «L'anima mia

magnifica il Signore e il mio spirito esulta

in Dio, mio salvatore, perché ha guardato

l'umiltà della sua serva.

D'ora in poi tutte le generazioni mi

chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente

e Santo è il suo nome; di generazione in

generazione la sua misericordia per quelli

che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio,

ha disperso i superbi nei pensieri del loro

cuore; ha rovesciato i potenti dai troni,

ha innalzato gli umili; ha ricolmato di

beni gli affamati, ha rimandato i ricchi

a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi

della sua misericordia, come aveva detto

ai nostri padri, per Abramo e la sua

discendenza, per sempre».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Arriva il Natale e tutti, più o meno,

stiamo (voi non io) preparando gli ultimi

regali o gli inviti per la cena.

Ma oggi, a pochissimi giorni dalla grande

notte in cui chiederemo a Cristo di nascere

nei nostri cuori, siamo invitati a gioire,

a spalancare il nostro cuore alla gioia

e alla danza, come Anna, la madre di

Samuele che diventerà un grandissimo

profeta, come la piccola Maria di Nazareth,

che canta insieme a sua cugina le

meraviglie del Signore.

Qualcuno, lo so, passerà un Natale orribile.

Chi lo vivrà in solitudine o nel letto della

propria malattia, chi ha subito un lutto

recentemente non potrà fare a meno di

dimorare in un clima di penosa riflessione.

Allora invito i fratelli e le sorelle provati

dalla vita a fare come Maria che, invece

di guardare alle sue fatiche e al futuro

incerto, guarda al passato e a ciò che

Dio ha fatto nella storia dell’umanità.

Come ho avuto più volte occasione di

scrivere, nella logica del Regno, leggiamo

la storia come un lento ed inesorabile

dispiegamento di luce e di grazia, il

progetto di salvezza da parte di un Dio

che ama la propria creazione.

Forse la mia vita non è stata granché,

forse, alla fine, le parti oscure e la

mediocrità hanno prevalso.

Ma vedere che la tenerezza di Dio si

dispiega sull’umanità, fa nascere in me

un grido di gioia, come in Maria.

Ed allora, prego per chi è in difficoltà

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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