venerdì 10 novembre 2023

Il Vangelo del Sabato 11 Novembre 2023

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

San Martino di Tours, Vescovo.

Prima Lettura

Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Romani (16, 3-9.16.22-27)

Fratelli, salutate Prisca e Aquila, miei

collaboratori in Cristo Gesù.

Essi per salvarmi la vita hanno rischiato

la loro testa, e a loro non io soltanto sono

grato, ma tutte le Chiese del mondo pagano.

Salutate anche la comunità che si riunisce

nella loro casa.

Salutate il mio amatissimo Epèneto, che

è stato il primo a credere in Cristo nella

provincia dell'Asia.

Salutate Maria, che ha faticato molto per voi.

Salutate Andrònico e Giunia, miei parenti

e compagni di prigionia: sono insigni tra gli

apostoli ed erano in Cristo già prima di me.

Salutate Ampliato, che mi è molto caro

nel Signore.

Salutate Urbano, nostro collaboratore in

Cristo, e il mio carissimo Stachi.

Salutatevi gli uni gli altri con il bacio santo.

Vi salutano tutte le Chiese di Cristo.

Anch'io, Terzo, che ho scritto la lettera,

vi saluto nel Signore.

Vi saluta Gaio, che ospita me e tutta

la comunità.

Vi salutano Erasto, tesoriere della città,

e il fratello Quarto.

A colui che ha il potere di confermarvi nel

mio Vangelo, che annuncia Gesù Cristo,

secondo la rivelazione del mistero, avvolto

nel silenzio per secoli eterni, ma ora

manifestato mediante le scritture dei

Profeti, per ordine dell'eterno Dio,

annunciato a tutte le genti perché

giungano all'obbedienza della fede,

a Dio, che solo è sapiente, per mezzo

di Gesù Cristo, la gloria nei secoli. Amen.

Parola di Dio.

Vangelo

Se non siete stati fedeli nella ricchezza

disonesta, chi vi affiderà quella vera?

Dal Vangelo secondo Luca (16,9-15) anno dispari.

In quel tempo, Gesù diceva ai discepoli:

«Fatevi degli amici con la ricchezza

disonesta, perché, quando questa verrà a

mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne.

Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele

anche in cose importanti; e chi è disonesto

in cose di poco conto, è disonesto anche in

cose importanti.

Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza

disonesta, chi vi affiderà quella vera?

E se non siete stati fedeli nella ricchezza

altrui, chi vi darà la vostra?

Nessun servitore può servire due padroni,

perché o odierà l'uno e amerà l'altro, oppure

si affezionerà all'uno e disprezzerà l'altro.

Non potete servire Dio e la ricchezza».

I farisei, che erano attaccati al denaro,

ascoltavano tutte queste cose e si

facevano beffe di lui.

Egli disse loro: «Voi siete quelli che si

ritengono giusti davanti agli uomini, ma

Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli

uomini viene esaltato, davanti a Dio è

cosa abominevole».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Non possiamo servire a Dio e a mammona,

non possiamo vivere liberi per amare Dio

se il nostro cuore è inchiodato alle

preoccupazioni di questo mondo, non

possiamo guardare oltre, se il nostro

sguardo è inchiodato all’oggi.

Gesù ha perfettamente ragione, ma

occorre capirsi.

Nella Chiesa il rapporto fra fede e denaro

è sempre stato ambiguo, e ha oscillato

tra la simonia e il pauperismo.

Gesù non loda la povertà, né condanna

la ricchezza.

Chiede una povertà che sia una

condivisione delle proprie risorse con

i fratelli più sfortunati e ammonisce a

non lasciarsi ingannare dalla ricchezza

che promette ciò che non può mantenere.

Gesù è libero dalla ricchezza, ma anche

da una povertà ostentata e presuntuosa.

Gesù chiede di essere orientati

all’essenziale, facendo continuamente

discernimento sul nostro modo di essere

legati alle cose della terra.

Anche come comunità cristiane siamo

chiamati a vivere con serietà e serenità

il rapporto con il denaro, senza

nasconderci dietro luoghi comuni

(i famosi soldi del Vaticano che magari

esistono, ma cosa c’entrano con la mia

concreta comunità?) e senza fuggire dal

nostro impegno; se la fede non tocca il

portafoglio devo ancora capire delle

cose dell’incontro con Dio.

Ciò fatto, viviamo con semplicità e onore

il nostro tempo, il nostro lavoro,

integerrimi e onesti nelle regole del

mondo perché se non siamo fedeli nel

poco, come potrà il Maestro affidarci il

molto, per questo abbiamo bisogno

della preghiera?

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

Nessun commento:

Posta un commento