lunedì 27 novembre 2023

Il Vangelo del Martedì 28 Novembre 2023

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

San Giacomo della Marca, Religioso e sacerdote.

Prima Lettura

Dio farà sorgere un regno che non sarà mai

distrutto e annienterà tutti gli altri regni.

Dal libro del profeta Daniele (2,31-45)

In quei giorni, Daniele disse a Nabucodònosor:

«Tu stavi osservando, o re, ed ecco una

statua, una statua enorme, di straordinario

splendore, si ergeva davanti a te con

terribile aspetto.

Aveva la testa d’oro puro, il petto e le

braccia d’argento, il ventre e le cosce

di bronzo, le gambe di ferro e i piedi in

parte di ferro e in parte d’argilla.

Mentre stavi guardando, una pietra si

staccò dal monte, ma senza intervento

di mano d’uomo, e andò a battere contro

i piedi della statua, che erano di ferro

e d’argilla, e li frantumò.

Allora si frantumarono anche il ferro,

l’argilla, il bronzo, l’argento e l’oro e

divennero come la pula sulle aie d’estate;

il vento li portò via senza lasciare traccia,

mentre la pietra, che aveva colpito la

statua, divenne una grande montagna

che riempì tutta la terra.

Questo è il sogno: ora ne daremo la

spiegazione al re.

Tu, o re, sei il re dei re; a te il Dio del

cielo ha concesso il regno, la potenza,

la forza e la gloria.

Dovunque si trovino figli dell’uomo,

animali selvatici e uccelli del cielo,

egli li ha dati nelle tue mani; tu li

dòmini tutti: tu sei la testa d’oro.

Dopo di te sorgerà un altro regno,

inferiore al tuo; poi un terzo regno,

quello di bronzo, che dominerà su

tutta la terra.

Ci sarà poi un quarto regno, duro come

il ferro: come il ferro spezza e frantuma

tutto, così quel regno spezzerà e

frantumerà tutto.

Come hai visto, i piedi e le dita erano in

parte d’argilla da vasaio e in parte di ferro:

ciò significa che il regno sarà diviso, ma

ci sarà in esso la durezza del ferro, poiché

hai veduto il ferro unito all’argilla fangosa.

Se le dita dei piedi erano in parte di ferro

e in parte d’argilla, ciò significa che una

parte del regno sarà forte e l’altra fragile.

Il fatto d’aver visto il ferro mescolato

all’argilla significa che le due parti si

uniranno per via di matrimoni, ma non

potranno diventare una cosa sola, come il

ferro non si amalgama con l’argilla fangosa.

Al tempo di questi re, il Dio del cielo farà

sorgere un regno che non sarà mai distrutto

e non sarà trasmesso ad altro popolo:

stritolerà e annienterà tutti gli altri regni,

mentre esso durerà per sempre.

Questo significa quella pietra che tu hai

visto staccarsi dal monte, non per

intervento di una mano, e che ha

stritolato il ferro, il bronzo, l’argilla,

l’argento e l’oro.

Il Dio grande ha fatto conoscere al re

quello che avverrà da questo tempo in poi.

Il sogno è vero e degna di fede ne è

la spiegazione».

Parola di Dio.

Vangelo

Non sarà lasciata pietra su pietra.

Dal Vangelo secondo Luca (21,5-11) anno dispari.

In quel tempo, mentre alcuni parlavano

del tempio, che era ornato di belle pietre

e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno

giorni nei quali, di quello che vedete,

non sarà lasciata pietra su pietra che

non sarà distrutta».

Gli domandarono: «Maestro, quando

dunque accadranno queste cose e quale

sarà il segno, quando esse staranno

per accadere?».

Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare.

Molti infatti verranno nel mio nome

dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”.

Non andate dietro a loro!

Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni,

non vi terrorizzate, perché prima devono

avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

Poi diceva loro: «Si solleverà nazione

contro nazione e regno contro regno,

e vi saranno in diversi luoghi terremoti,

carestie e pestilenze; vi saranno anche

fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il Signore Gesù ha ragione, malgrado

l’immenso sforzo della gente di

Gerusalemme e del grande re Erode,

il tempio di Gerusalemme, ci racconta

la storia, sarà raso al suolo a pochi anni

dalla sua costruzione, qualche decennio

dopo la morte di Gesù.

La storia umana è piena di opere

dell’ingegno umano, di opere d’arte,

che bene manifestano lo sforzo

dell’uomo intento a costruire luoghi che

ci spingono all’altrove, che ci innalzano,

che ci stupiscono.

Ma la storia è altrettanto piena di uomini

e di guerre che radono al suolo ogni cosa,

ogni opera d’arte, ogni tentativo di superarsi.

Gesù è severo nel giudicare questo

atteggiamento, nel condannare la violenza

e ci invita a non lasciarci spaventare.

Le guerre e le violenze non sono il segno

della sconfitta di Dio, né della sua

punizione, non sono catastrofici segnali

di una imminente fine, ma-per il

credente-sono l’invito alla conversione,

ad andare all’essenziale, a non

lasciarsi turbare.

E Gesù, con preveggenza, ci ammonisce

e ci invita a non lasciarci influenzare

dagli improbabili guru del tempo

contemporaneo, dalle cartomanti agli

invasati spirituali.

No, amici, il Vangelo ci basti nell’attesa

del ritorno del Signore, il Vangelo ci

basti per costruire il Regno là dove

l’umanità langue, per diventare noi,

col nostro agire e la nostra preghiera,

testimoni della speranza cristiana.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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