mercoledì 8 novembre 2023

Il Vangelo del Giovedì 9 Novembre 2023

 

Della 31° settimana del Tempo Ordinario.

Dedicazione della Basilica Lateranense,

dedicazione a San Giovanni Battista.

Prima Lettura

Vidi l’acqua che usciva dal tempio, e a

quanti giungeva quest’acqua portò salvezza.

Dal libro del profeta Ezechièle (47,1-2.8-9.12)

In quei giorni, [un uomo, il cui aspetto era

come di bronzo,] mi condusse all’ingresso

del tempio e vidi che sotto la soglia del

tempio usciva acqua verso oriente, poiché

la facciata del tempio era verso oriente.

Quell’acqua scendeva sotto il lato destro del

tempio, dalla parte meridionale dell’altare.

Mi condusse fuori dalla porta settentrionale

e mi fece girare all’esterno, fino alla porta

esterna rivolta a oriente, e vidi che l’acqua

scaturiva dal lato destro.

Mi disse: «Queste acque scorrono verso la

regione orientale, scendono nell’Aràba ed

entrano nel mare: sfociate nel mare, ne

risanano le acque.

Ogni essere vivente che si muove dovunque

arriva il torrente, vivrà: il pesce vi sarà

abbondantissimo, perché dove giungono

quelle acque, risanano, e là dove giungerà

il torrente tutto rivivrà.

Lungo il torrente, su una riva e sull’altra,

crescerà ogni sorta di alberi da frutto, le cui

foglie non appassiranno: i loro frutti non

cesseranno e ogni mese matureranno,

perché le loro acque sgorgano dal santuario.

I loro frutti serviranno come cibo e le

foglie come medicina».

Parola di Dio.

Vangelo

Parlava del tempio del suo corpo.

Dal Vangelo secondo Giovanni (2,13-22) anno dispari.

Si avvicinava la Pasqua dei Giudei

e Gesù salì a Gerusalemme.

Trovò nel tempio gente che vendeva buoi,

pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete.

Allora fece una frusta di cordicelle e

scacciò tutti fuori del tempio, con le

pecore e i buoi; gettò a terra il denaro

dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi,

e ai venditori di colombe disse: «Portate

via di qui queste cose e non fate della casa

del Padre mio un mercato!».

I suoi discepoli si ricordarono che sta

scritto: «Lo zelo per la tua casa mi divorerà».

Allora i Giudei presero la parola e gli dissero:

«Quale segno ci mostri per fare queste cose?».

Rispose loro Gesù: «Distruggete questo

tempio e in tre giorni lo farò risorgere».

Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio

è stato costruito in quarantasei anni e tu in

tre giorni lo farai risorgere?».

Ma egli parlava del tempio del suo corpo.

Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi

discepoli si ricordarono che aveva detto

questo, e credettero alla Scrittura e alla

parola detta da Gesù.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

La Cattedrale, luogo in cui si custodisce

la cattedra, il luogo da cui il Vescovo

annuncia la Parola, è segno di unità per

tutte le parrocchie di una Chiesa locale.

Nell’esperienza della Chiesa cattolica

Roma, sede dell’apostolo Pietro e luogo

di martirio suo e di Paolo, riveste una

centralità spirituale e una vocazione

particolare, la vocazione alla custodia

del deposito della fede.

Di cosa si tratta?

È il compito difficile affidato a Pietro

e alla sua comunità; custodire la fede.

In parole semplici, amici, chi vi garantisce

che l’interpretazione della Parola sia

quella vissuta da più di duemila anni

di cristianesimo?

Che il sacerdote, non sia uno dei tanti

guru con una sua carismatica e personale

interpretazione del Vangelo?

Chi garantisce a loro di essere nel solco

scavato dall’esperienza delle comunità

illuminate dallo Spirito dono del Risorto?

Semplice; la comunione con Pietro

e la sua Chiesa.

Guardare a quella cattedra, a

quell’insegnamento, diventa tutela

e custodia della Parola, non la Parola

influenzata dalle correnti di pensiero,

interpretata a proprio comodo

dall’ultima moda di turno, ma la Parola

vera, quella pronunciata da Gesù e

riecheggiata dai testimoni.

Oggi è la festa della cattolicità della Chiesa

e della sua unità, della bellezza della

diversità e della ricchezza dell’unione

intorno al carisma di Pietro, rude

pescatore chiamato ad essere roccia

irremovibile nella custodia delle Parole

del Maestro e per questo preghiamo.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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