mercoledì 29 novembre 2023

Il Vangelo del Giovedì 30 Novembre 2023

 

Della 34° settimana del Tempo Ordinario.

Sant' Andrea, Apostolo.

Prima Lettura

La fede viene dall’ascolto e l’ascolto

riguarda la parola di Cristo.

Dalla lettera di san Paolo

apostolo ai Romani (10,9-18)

Fratello, se con la tua bocca proclamerai:

«Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore

crederai che Dio lo ha risuscitato dai

morti, sarai salvo.

Con il cuore infatti si crede per ottenere

la giustizia, e con la bocca si fa la

professione di fede per avere la salvezza.

Dice infatti la Scrittura: «Chiunque crede

in lui non sarà deluso».

Poiché non c’è distinzione fra Giudeo e

Greco, dato che lui stesso è il Signore di

tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano.

Infatti: «Chiunque invocherà il nome del

Signore sarà salvato».

Ora, come invocheranno colui nel quale

non hanno creduto?

Come crederanno in colui del quale non

hanno sentito parlare?

Come ne sentiranno parlare senza

qualcuno che lo annunci?

E come lo annunceranno, se non sono

stati inviati?

Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi

di coloro che recano un lieto annuncio di bene!».

Ma non tutti hanno obbedito al Vangelo.

Lo dice Isaìa: «Signore, chi ha creduto

dopo averci ascoltato?».

Dunque, la fede viene dall’ascolto e

l’ascolto riguarda la parola di Cristo.

Ora io dico: forse non hanno udito?

Tutt’altro: «Per tutta la terra è corsa

la loro voce,

e fino agli estremi confini del mondo

le loro parole».

Parola di Dio.

Vangelo

Essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.

Dal Vangelo secondo Matteo (4,18-22) anno dispari.

In quel tempo, mentre camminava

lungo il mare di Galilea, Gesù vide due

fratelli, Simone, chiamato Pietro,

e Andrea suo fratello, che gettavano

le reti in mare; erano infatti pescatori.

E disse loro: «Venite dietro a me,

vi farò pescatori di uomini».

Ed essi subito lasciarono le reti e

lo seguirono.

Andando oltre, vide altri due fratelli,

Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni

suo fratello, che nella barca, insieme a

Zebedèo loro padre, riparavano le loro

reti, e li chiamò.

Ed essi subito lasciarono la barca e il

loro padre e lo seguirono.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Il racconto di Matteo, che la liturgia

odierna ci presenta, è solenne e le parole

sono ben scelte dall’evangelista.

Esse descrivono il mistero di Dio che,

in Gesù Cristo, sceglie e chiama chi vuole

e quando vuole, per i suoi progetti d’amore.

Andrea e i suoi amici, abituati com’erano

a fare i conti con la dura realtà di tutti i

giorni, si fidano di questo Maestro

sconosciuto che promette loro che

continueranno a fare il loro mestiere,

anche se con modalità diverse.

Resteranno pescatori, anche se quello

che dovranno pescare non è più

pesce, ma uomini.

Lì per lì, gli apostoli non capirono a

cosa Dio li stava chiamando,

Intanto, però, dissero di sì e lo fecero

“subito” senza esitazione, senza pensarci

due volte; su questo loro sì, Dio ha

costruito la comunità dei credenti.

Proprio grazie a loro, anche noi possiamo

ascoltare e godere delle Parole di Gesù.

Per questo, amici, dobbiamo ringraziarli

con la preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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