venerdì 20 ottobre 2023

Il Vangelo del Sabato 21 Ottobre 2023

 

Della 28° settimana del Tempo Ordinario.

Beato Giuseppe Puglisi, presbitero.

Prima Lettura

Egli credette, saldo nella speranza

contro ogni speranza.

Dalla lettera di san Paolo apostolo

ai Romani (4,13.16-18)

Fratelli, non in virtù della Legge fu data

ad Abramo, o alla sua discendenza, la

promessa di diventare erede del mondo,

ma in virtù della giustizia che viene

dalla fede.

Eredi dunque si diventa in virtù della

fede, perché sia secondo la grazia, e in

tal modo la promessa sia sicura per tutta

la discendenza: non soltanto per quella

che deriva dalla Legge, ma anche per

quella che deriva dalla fede di Abramo,

il quale è padre di tutti noi-come sta

scritto: «Ti ho costituito padre di molti

popoli»-davanti al Dio nel quale credette,

che dà vita ai morti e chiama all’esistenza

le cose che non esistono.

Egli credette, saldo nella speranza contro

ogni speranza, e così divenne padre di molti

popoli, come gli era stato detto: «Così sarà

la tua discendenza».

Parola di Dio.

Vangelo

Lo Spirito Santo vi insegnerà in

quel momento ciò che bisogna dire.

Dal Vangelo secondo Luca (12,8-12) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Io vi dico: chiunque mi riconoscerà

davanti agli uomini, anche il Figlio

dell’uomo lo riconoscerà davanti agli

angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà

davanti agli uomini, sarà rinnegato

davanti agli angeli di Dio.

Chiunque parlerà contro il Figlio

dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a

chi bestemmierà lo Spirito Santo,

non sarà perdonato.

Quando vi porteranno davanti alle

sinagoghe, ai magistrati e alle autorità,

non preoccupatevi di come o di che

cosa discolparvi, o di che cosa dire,

perché lo Spirito Santo vi insegnerà

in quel momento ciò che bisogna dire».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Riconoscere Gesù; non è certo facile

di questi tempi.

Siamo schietti, per favore; essere cristiani

cattolici è terribilmente fuori moda,

non fa tendenza.

Meglio, molto meglio, una vaga religiosità,

una serie di esperienze magari islamiche

e-soprattutto-un radicale atteggiamento

liberale che ci rende molto politicamente

corretti nei nostri distinguo per cui

diciamo sempre: “Sì io sono cristiano, ma”,

e giù con le eccezioni, i puntini sulle ‘i’,

gli occhielli alle ‘g’, i trattini alle ‘t’.

Attenti, amici, attenti a non vergognarvi

del Signore davanti agli uomini, attenti

a mettere la vostra sensibilità prima del

Vangelo, il giudizio dell’altro prima

dell’amore ricevuto.

In questi anni di pellegrinaggi, in cui ho

parlato tanto del Vangelo ho incontrato

molte persone in cerca di fede, in

discussione, e ho visto il ‘salto’, il

passaggio, quando ci si è sentiti

coinvolti, quando si è difesa la

propria fede.

Non parliamo della Chiesa, poi!

Ben difficile uscire fuori dai soliti

schemi (alcuni peraltro che i nostri

cattolici comportamenti fomentano!)

per guardare con cuore spirituale, non

mondano, la realtà della comunità cristiana.

Amici, che dire?

Gesù è stato fin troppo chiaro, e questa

pagina dobbiamo digerirla, senza troppi

commenti; non vergogniamoci del

Vangelo, riconosciamo il figlio

dell’uomo davanti agli uomini. 

Certo, non tutto è chiaro, subito, l’una

o l’altra verità di fede mi risultano

difficili, inutili, eccessive, non capisco.

Fidatevi, amici, lasciatevi condurre,

lasciatevi portare per mano, datevi

del tempo per conoscere.

Ahimé questa è nota dolentissima del

nostro cattolicesimo contemporaneo; la

testimonianza dei cristiani è debole

perché non preparata, non pronta.

Quanto tempo dedichiamo, al di là delle

legittime devozioni, all’approfondimento

della fede?

Quanto alla lettura di qualche buon testo

di studio sulla Parola?

Non possiamo certo rendere ragione della

speranza che è in noi se non la conosciamo!

Poi, ovvio, verrà lo Spirito Santo, ma a

tempi duri si richiedono motivazioni forti

(non intransigenti) per dare testimonianza

al Signore.

Donaci, Signore, di renderti testimonianza

con la nostra vita, donaci, oggi, di dare

ragione della speranza che è in noi perché

altri amici, si aprano alla speranza di un

mondo diverso in cui Tu regni, chiedendo

aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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