Della 27° settimana del Tempo Ordinario.
San Daniele
Comboni, vescovo.
Prima Lettura
I Niniviti si
convertirono dalla loro condotta
malvagia, e Dio si
ravvide riguardo al male
che aveva
minacciato di fare loro.
Dal libro del profeta
Giona (3,1-10)
In quei giorni, fu
rivolta a Giona una
seconda volta questa
parola del Signore:
«Àlzati, va’ a Ninive,
la grande città,
e annuncia loro quanto
ti dico».
Giona si alzò e andò a
Ninive secondo
la parola del Signore.
Ninive era una città
molto grande, larga
tre giornate di
cammino.
Giona cominciò a
percorrere la città per
un giorno di cammino e
predicava:
«Ancora quaranta
giorni e Ninive
sarà distrutta».
I cittadini di Ninive
credettero a Dio
e bandirono un digiuno,
vestirono il
sacco, grandi e
piccoli.
Giunta la notizia fino
al re di Ninive,
egli si alzò dal
trono, si tolse il manto,
si coprì di sacco e si
mise a sedere
sulla cenere.
Per ordine del re e
dei suoi grandi fu poi
proclamato a Ninive
questo decreto:
«Uomini e animali,
armenti e greggi
non gustino nulla, non
pascolino, non
bevano acqua.
Uomini e animali si
coprano di sacco,
e Dio sia invocato con
tutte le forze;
ognuno si converta
dalla sua condotta
malvagia e dalla
violenza che è nelle
sue mani.
Chi sa che Dio non
cambi, si ravveda,
deponga il suo ardente
sdegno e noi non
abbiamo a perire!».
Dio vide le loro
opere, che cioè si erano
convertiti dalla loro
condotta malvagia,
e Dio si ravvide
riguardo al male che
aveva minacciato di
fare loro e non lo fece.
Parola di Dio.
Vangelo
Marta, lo ospitò.
Maria ha scelto la
parte migliore.
Dal Vangelo secondo
Luca (10,38-42) anno dispari.
In quel tempo, mentre
erano in cammino,
Gesù entrò in un
villaggio e una donna,
di nome Marta, lo
ospitò.
Ella aveva una
sorella, di nome Maria,
la quale, seduta ai
piedi del Signore,
ascoltava la sua
parola.
Marta invece era
distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti
e disse: «Signore,
non t’importa nulla
che mia sorella mi
abbia lasciata sola a
servire?
Dille dunque che mi
aiuti».
Ma il Signore le
rispose: «Marta, Marta,
tu ti affanni e ti
agiti per molte cose, ma
di una cosa sola c’è
bisogno.
Maria ha scelto la
parte migliore, che
non le sarà tolta».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Betania; il nome ricorda, ai
discepoli, un
piccolo villaggio che sorge sul
retro del
monte degli ulivi, a pochi
chilometri
da Gerusalemme.
La si raggiunge, ancora oggi, con
una
bellissima passeggiata in mezzo
agli ulivi
e ce lo immaginiamo Gesù, alla
fine della
giornata, che scende nella valle
del Cedron,
e lasciati lì i suoi compagni, si
dirige tutto
solo verso questa casa abitata da
tre fratelli;
Marta, Maria e Lazzaro,
conosciuti chissà
come, chissà quando.
Betania diventa il rifugio di
Dio, il luogo
dell’ascolto e della chiacchiera,
della cena
alla fine della dura giornata di
predicazione.
Mi tremano i polsi nel vedere
questo Dio
che ha bisogno di ascolto, questo
umanissimo
Dio che bussa alla porta dei suoi
amici non
per evangelizzare ma per essere
accolto.
E nel quadretto famigliare di
oggi, il
Signore ci lancia un messaggio; l’azione
di Marta è sterile se non è
fecondata
dall’ascolto di Maria.
E, aggiungo io, la preghiera è
fasulla se
non sfocia nel servizio.
Una proposta, allora; perché non
far
diventare Betania la nostra
giornata?
Dedicare ogni giorno un momento,
anche
piccolo, in cui interrompere il
flusso di
parole che rivolgiamo a Dio per
metterci
in ascolto di ciò che Lui, una
volta
tanto vuole dirci.
Siamo la consolazione di Dio,
amici,
siamo la consolazione di Dio,
ascoltiamo il Figlio dell’uomo
che
ci onora di essere suoi
famigliari;
mettendoci in preghiera assieme a
Lui.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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