venerdì 1 settembre 2023

Il Vangelo del Sabato 2 Settembre 2023

 

Della 21° settimana del Tempo Ordinario.

Prima Lettura

Avete imparato da Dio ad amarvi

gli uni gli altri.

Dalla prima lettera di san Paolo

apostolo ai Tessalonicési (4,9-11)

Fratelli, riguardo all’amore fraterno, non

avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi

infatti avete imparato da Dio ad amarvi

gli uni gli altri, e questo lo fate verso tutti

i fratelli dell’intera Macedònia.

Ma vi esortiamo, fratelli, a progredire

ancora di più e a fare tutto il possibile

per vivere in pace, occuparvi delle vostre

cose e lavorare con le vostre mani, come

vi abbiamo ordinato.

Parola di Dio.

Vangelo

Sei stato fedele nel poco, prendi parte

alla gioia del tuo padrone.

Dal Vangelo secondo Matteo (25,14-30) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli

questa parabola: «Avverrà come a un uomo

che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi

servi e consegnò loro i suoi beni.

A uno diede cinque talenti, a un altro due,

a un altro uno, secondo le capacità di

ciascuno; poi partì.

Subito colui che aveva ricevuto cinque

talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò

altri cinque.

Così anche quello che ne aveva ricevuti

due, ne guadagnò altri due.

Colui invece che aveva ricevuto un solo

talento, andò a fare una buca nel terreno

e vi nascose il denaro del suo padrone.

Dopo molto tempo il padrone di quei servi

tornò e volle regolare i conti con loro.

Si presentò colui che aveva ricevuto cinque

talenti e ne portò altri cinque, dicendo:

“Signore, mi hai consegnato cinque talenti;

ecco, ne ho guadagnati altri cinque”.

“Bene, servo buono e fedele-gli disse il suo

padrone-, sei stato fedele nel poco, ti darò

potere su molto; prendi parte alla gioia

del tuo padrone”.

Si presentò poi colui che aveva ricevuto

due talenti e disse: “Signore, mi hai

consegnato due talenti; ecco, ne ho

guadagnati altri due”.

“Bene, servo buono e fedele-gli disse il

suo padrone-, sei stato fedele nel poco,

ti darò potere su molto; prendi parte alla

gioia del tuo padrone”.

Si presentò infine anche colui che aveva

ricevuto un solo talento e disse: “Signore,

so che sei un uomo duro, che mieti dove non

hai seminato e raccogli dove non hai sparso.

Ho avuto paura e sono andato a nascondere

il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.

Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e

pigro, tu sapevi che mieto dove non ho

seminato e raccolgo dove non ho sparso;

avresti dovuto affidare il mio denaro ai

banchieri e così, ritornando, avrei ritirato

il mio con l’interesse.

Toglietegli dunque il talento, e datelo

a chi ha i dieci talenti.

Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà

nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà

tolto anche quello che ha.

E il servo inutile gettatelo fuori nelle

tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ognuno nasce con dei talenti in tasca,

chi più, chi meno.

Questa è la buona notizia di oggi, che ci

fa scoprire che ogni uomo ha valore,

che ogni uomo porta in sé un tesoro,

che ogni persona nasce con un compito

da realizzare, lasciando fiorire e maturare

in sé i semi che Dio ha piantato a piene mani.

Ma, ahimé, il più delle volte passiamo il

tempo ad invidiare i talenti degli altri,

a voler dimostrare di avere talenti che

non abbiamo, a credere alla bugia del

nostro sconcertante tempo che vende

i talenti a caro prezzo.

Avete già scoperto qual’è il vostro talento, amici?

Le vostre virtù?

Il dono che il Signore ci ha donato per

metterlo a disposizione della costruzione

del Regno?

Forse è la pazienza, o il sorriso, o la

tenacia, o la speranza, o cucinare

bene le uova!

Talenti, all’apparenza, di scarso valore

agli occhi del mondo ma che, nella logica

del Regno, acquistano importanza estrema.

Tutti i nostri talenti, messi insieme, fatti

fruttificare, rendono presenti i cieli nuovi

e la terra nuova che il Signore è venuto

a creare.

Concludiamo la nostra settimana e il

mese di agosto con la serena certezza

di avere delle qualità da donare, del

bene da far fruttificare.

Non importa se siamo nati per diventare

premi Nobel o per diventare dei grandi

geni o dei maestri spirituali, l’importante

è che la smettiamo di piangerci addosso

e che la finiamo di mostrarci pieni di

qualità che non abbiamo, per scoprire,

gioiosi, il talento da mettere a frutto,

attraverso l’aiuto della preghiera!

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

Buona giornata, Fausto.

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