domenica 24 settembre 2023

Il Vangelo del Lunedì 25 Settembre 2023

 

Della 25° settimana del Tempo Ordinario.

San Cleofa, discepolo di Gesù.

Prima Lettura

Chiunque appartiene al popolo del Signore,

salga a Gerusalemme e costruisca il

tempio del Signore.

Dal libro di Esdra (1,1-6)

Nell'anno primo di Ciro, re di Persia,

perché si adempisse la parola che il

Signore aveva detto per bocca di Geremìa,

il Signore suscitò lo spirito di Ciro, re di

Persia, che fece proclamare per tutto il

suo regno, anche per iscritto: «Così dice

Ciro, re di Persia: "Il Signore, Dio del cielo,

mi ha concesso tutti i regni della terra.

Egli mi ha incaricato di costruirgli un

tempio a Gerusalemme, che è in Giuda.

Chiunque di voi appartiene al suo popolo,

il suo Dio sia con lui e salga a Gerusalemme,

che è in Giuda, e costruisca il tempio del

Signore, Dio d'Israele: egli è il Dio che

è a Gerusalemme.

E a ogni superstite da tutti i luoghi dove

aveva dimorato come straniero, gli abitanti

del luogo forniranno argento e oro, beni

e bestiame, con offerte spontanee per il

tempio di Dio che è a Gerusalemme"».

Allora si levarono i capi di casato di Giuda

e di Beniamino e i sacerdoti e i leviti.

A tutti Dio aveva destato lo spirito, affinché

salissero a costruire il tempio del Signore

che è a Gerusalemme.

Tutti i loro vicini li sostennero con oggetti

d'argento, oro, beni, bestiame e oggetti

preziosi, oltre a quello che ciascuno

offrì spontaneamente.

Parola di Dio.

Vangelo

La lampada si pone su un candelabro,

perché chi entra veda la luce.

Dal Vangelo secondo Luca (8,16-18) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse alla folla:

«Nessuno accende una lampada e la

copre con un vaso o la mette sotto un

letto, ma la pone su un candelabro,

perché chi entra veda la luce.

Non c'è nulla di segreto che non sia

manifestato, nulla di nascosto che non

sia conosciuto e venga in piena luce.

Fate attenzione dunque a come ascoltate;

perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non

ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Oggi essere luce è difficile e, spesso, la

lampada della fede è coperta dal vaso

della nostra tiepidezza.

Finché restiamo in ambito cristiano,

finché sto in oratorio o con amici dopo

la Messa è relativamente semplice essere

discepoli, professare le proprie convinzioni,

condividere le proprie scelte; ma appena

usciti dal recinto sicuro delle nostre

comunità, ecco che le cose si complicano.

È difficile essere cristiani in ufficio,

sul lavoro, quasi impossibile in

università o nello sport.

Appena si inizia una qualsiasi discussione

o si affronta un tema si viene aggrediti

da un anticlericalismo rabbioso, e tutti

sono prontissimi ad elencare gli sconfinati

crimini di cui i cristiani si sono tacciati

e che ancora compiono.

No, non è facile essere cristiani, ci si

rende ridicoli, si perde anche la faccia.

Finché la fede resta relegata negli

atteggiamenti e nelle buone intenzioni

di qualche vecchia devozione passi,

ma se la fede vuole illuminare la vita

e la storia iniziano i malumori.

Guardate il nostro Papa; se difende la

vita è di destra, se difende la pace è di

sinistra e invece lui sta semplicemente

con il Vangelo.

Ma il Vangelo non è né di destra,

né di sinistra.

E neanche di centro. È di dentro.

Animo, amici; oggi siamo chiamati ad

essere luce, a testimoniare il Signore,

senza fanatismi ma con fermezza e

trasparenza evangelica, a metterlo sul

lucerniere, il Cristo che ci ha cambiato

la vita, facendoci aiutare dalla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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