mercoledì 9 agosto 2023

Il Vangelo del Giovedì 10 Agosto 2023

 

Della 18° settimana del Tempo Ordinario.

San Lorenzo, diacono e martire.

Prima Lettura

Dio ama chi dona con gioia.

Dalla seconda lettera di san Paolo

apostolo ai Corìnzi (9,6-10)

Fratelli, tenete presente questo: chi semina

scarsamente, scarsamente raccoglierà e chi

semina con larghezza, con larghezza raccoglierà.

Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel

suo cuore, non con tristezza né per forza,

perché Dio ama chi dona con gioia.

Del resto, Dio ha potere di far abbondare

in voi ogni grazia perché, avendo sempre

il necessario in tutto, possiate compiere

generosamente tutte le opere di bene.

Sta scritto infatti: «Ha largheggiato,

ha dato ai poveri, la sua giustizia

dura in eterno».

Colui che dà il seme al seminatore e il pane

per il nutrimento, darà e moltiplicherà

anche la vostra semente e farà crescere

i frutti della vostra giustizia.

Parola di Dio.

Vangelo

Se il chicco di grano muore, produce molto frutto.

Dal Vangelo secondo Giovanni (12,24-26) anno dispari.

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«In verità, in verità io vi dico: se il chicco

di grano, caduto in terra, non muore, rimane

solo; se invece muore, produce molto frutto.

Chi ama la propria vita, la perde e chi odia

la propria vita in questo mondo, la conserverà

per la vita eterna.

Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove

sono io, là sarà anche il mio servitore.

Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Sempre di martiri parliamo, tornando

però indietro nel tempo; oggi la Chiesa

celebra la grande figura di Lorenzo, diacono

a Roma sotto l’imperatore Valeriano.

Da cosa deriva la sua fama diffusa

in tutto il mondo?

Pur essendo così distante da noi nel

tempo, è vicino per la sua appassionata

carità; arrestato e costretto dall’imperatore

a portargli i tesori nascosti della Chiesa,

i diaconi, fra le altre cose, si occupavano

delle casse della comunità, Lorenzo gli

portò un gruppo di poveri mantenuti dai

cristiani; erano quelli l’unica

ricchezza della Chiesa.

Un gesto forte, coraggioso, che ricorda

al mondo che le presunte ricchezze della

Chiesa, retaggio a volte pesante dei fasti

del passato, sono anzitutto al servizio

della carità e dei poveri.

Ma che ricorda anche alla Chiesa che

i beni materiali vanno trattati con grande

serietà e trasparenza, che non è possibile

applicare logiche di profitto ai denari che

servono per soccorrere gli ultimi.

Lorenzo, insomma, ricorda a tutti, credenti

o meno, la logica della Creazione;

il ricco è tale per soccorrere il povero.

Nella Bibbia, come ho più volte ricordato,

si afferma che la ricchezza è sempre dono

di Dio ma che la povertà è sempre

responsabilità del ricco, ed allora

preghiamo i santi perché possano

illuminarci nella nostra vita.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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