venerdì 14 luglio 2023

Il Vangelo del Sabato 15 Luglio 2023

 

Della 14° settimana del Tempo Ordinario.

San Bonaventura, Vescovo e Dottore della Chiesa.

Prima lettura.

Dio verrà a visitarvi e vi farà uscire da questa terra.

Dal libro della Gènesi (49,29-33;50,15-26a)

In quei giorni, Giacobbe diede quest'ordine

ai suoi figli: «Io sto per essere riunito ai

miei antenati: seppellitemi presso i miei

padri nella caverna che è nel campo di

Efron l'Ittita, nella caverna che si trova

nel campo di Macpela di fronte a Mamre,

nella terra di Canaan, quella che Abramo

acquistò con il campo di Efron l'Ittita

come proprietà sepolcrale.

Là seppellirono Abramo e Sara sua moglie,

là seppellirono Isacco e Rebecca sua moglie

e là seppellii Lia.

La proprietà del campo e della caverna

che si trova in esso è stata acquistata

dagli Ittiti».

Quando Giacobbe ebbe finito di dare

questo ordine ai figli, ritrasse i piedi nel

letto e spirò, e fu riunito ai suoi antenati.

Ma i fratelli di Giuseppe cominciarono

ad aver paura, dato che il loro padre era

morto, e dissero: «Chissà se Giuseppe

non ci tratterà da nemici e non ci renderà

tutto il male che noi gli abbiamo fatto?».

Allora mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo

padre prima di morire ha dato quest'ordine:

"Direte a Giuseppe: Perdona il delitto dei

tuoi fratelli e il loro peccato, perché ti

hanno fatto del male!".

Perdona dunque il delitto dei servi del

Dio di tuo padre!».

Giuseppe pianse quando gli si parlò così.

E i suoi fratelli andarono e si gettarono

a terra davanti a lui e dissero: «Eccoci

tuoi schiavi!».

Ma Giuseppe disse loro: «Non temete.

Tengo io forse il posto di Dio?

Se voi avevate tramato del male contro

di me, Dio ha pensato di farlo servire a

un bene, per compiere quello che oggi

si avvera: far vivere un popolo numeroso.

Dunque non temete, io provvederò al

sostentamento per voi e per i vostri bambini».

Così li consolò parlando al loro cuore.

Giuseppe con la famiglia di suo padre

abitò in Egitto; egli visse centodieci anni.

Così Giuseppe vide i figli di Èfraim fino

alla terza generazione e anche i figli di

Machir, figlio di Manasse, nacquero

sulle ginocchia di Giuseppe.

Poi Giuseppe disse ai fratelli: «Io sto per

morire, ma Dio verrà certo a visitarvi e

vi farà uscire da questa terra, verso la

terra che egli ha promesso con giuramento

ad Abramo, a Isacco e a Giacobbe».

Giuseppe fece giurare ai figli d'Israele

così: «Dio verrà certo a visitarvi e allora

voi porterete via di qui le mie ossa».

Giuseppe morì all'età di centodieci anni.

Parola di Dio.

Vangelo.

Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo.

Dal Vangelo secondo Matteo (10,24-33) anno pari.

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:

«Un discepolo non è più grande del maestro,

né un servo è più grande del suo signore;

è sufficiente per il discepolo diventare

come il suo maestro e per il servo come

il suo signore.

Se hanno chiamato Beelzebùl il padrone

di casa, quanto più quelli della sua famiglia!

Non abbiate dunque paura di loro, poiché

nulla vi è di nascosto che non sarà svelato

né di segreto che non sarà conosciuto.

Quello che io vi dico nelle tenebre voi

ditelo nella luce, e quello che ascoltate

all'orecchio voi annunciatelo dalle terrazze.

E non abbiate paura di quelli che uccidono

il corpo, ma non hanno potere di uccidere

l'anima; abbiate paura piuttosto di colui

che ha il potere di far perire nella Geènna

e l'anima e il corpo.

Due passeri non si vendono forse per

un soldo?

Eppure nemmeno uno di essi cadrà a terra

senza il volere del Padre vostro.

Perfino i capelli del vostro capo sono

tutti contati.

Non abbiate dunque paura: voi valete

più di molti passeri!

Perciò chiunque mi riconoscerà davanti

agli uomini, anch'io lo riconoscerò davanti

al Padre mio che è nei cieli; chi invece

mi rinnegherà davanti agli uomini, anch'io

lo rinnegherò davanti al Padre mio

che è nei cieli».

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Quanto sono consolanti queste parole del Signore.

In un mondo in cui sembra importante

avere potere sugli altri, schiacciandone

la dignità e rendendoli nella nullità,

spesso anche noi viviamo questa

sensazione; si è importanti soltanto

se gli altri si accorgono di noi e delle

nostre capacità.

Questo crea in noi un’ansia continua, nel

tentativo di dover dimostrare, anzitutto a

noi e poi anche agli altri, di essere

all’altezza di tutte le situazioni.

Oggi Gesù, ci dice che siamo importanti

davanti a Dio.

Anzi, siccome Dio si preoccupa persino

dei passeri e degli uccellini del cielo,

come non si preoccuperà di noi?

Con Lui non dobbiamo preoccuparci di

dimostrare di essere chissà chi o chissà cosa.

Davanti ai suoi occhi, noi valiamo per

quello che siamo; suoi figli, amati da Lui

e accolti dal suo cuore.

Se fatichiamo a crederlo, chiediamo

aiuto alla preghiera.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.

Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.

Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.

Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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