venerdì 16 giugno 2023

Il Vangelo del Sabato 17 Giugno 2023

 

Della 11° settimana del Tempo Ordinario.

Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria.

Prima lettura.

Gioisco pienamente nel Signore.

Dal libro del profeta Isaìa (61,9-11)

Sarà famosa tra le genti la loro stirpe,

la loro discendenza in mezzo ai popoli.

Coloro che li vedranno riconosceranno

che essi sono la stirpe benedetta dal Signore.

Io gioisco pienamente nel Signore,

la mia anima esulta nel mio Dio,

perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza,

mi ha avvolto con il mantello della giustizia,

come uno sposo si mette il diadema

e come una sposa si adorna di gioielli.

Poiché, come la terra produce i suoi germogli

e come un giardino fa germogliare i suoi semi,

così il Signore Dio farà germogliare la giustizia

e la lode davanti a tutte le genti.

Parola di Dio.

Vangelo.

Tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo.

Dal Vangelo secondo Luca (2,41-51) anno dispari.

I genitori di Gesù si recavano ogni anno

a Gerusalemme per la festa di Pasqua.

Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono

secondo la consuetudine della festa.

Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano

la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase

a Gerusalemme, senza che i genitori se

ne accorgessero.

Credendo che egli fosse nella comitiva,

fecero una giornata di viaggio, e poi si

misero a cercarlo tra i parenti e i

conoscenti; non avendolo trovato,

tornarono in cerca di lui a Gerusalemme.

Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio,

seduto in mezzo ai maestri, mentre li

ascoltava e li interrogava.

E tutti quelli che l'udivano erano pieni

di stupore per la sua intelligenza e le

sue risposte.

Al vederlo restarono stupiti, e sua madre

gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo?

Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo».

Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate?

Non sapevate che io devo occuparmi

delle cose del Padre mio?».

Ma essi non compresero ciò che aveva

detto loro.

Scese dunque con loro e venne a Nàzareth

e stava loro sottomesso.

Sua madre custodiva tutte queste cose

nel suo cuore.

Parola del Signore.

Meditazione personale sul Vangelo di oggi.

Ieri abbiamo celebrato l’ampiezza del

cuore di Gesù, la misura senza misura

del suo amore, la sua impressionante

compassione e tenerezza.

È il cuore di Cristo, il dono di sé che egli

ha voluto fare, che ci svela il vero volto

del Padre.

E della madre.

Senza scivolare troppo nel sentimentalismo,

è vero che quando incontriamo delle

persone in gamba, spesso ci accorgiamo

che, alle loro spalle, ci sono famiglie solide,

persone significative, eventi fondanti.

Così la devozione popolare ha voluto,

all’indomani della festa dell’amore di

Cristo, fare memoria dell’amore di Maria.

Un amore che passa anche attraverso

l’esperienza della croce, come ci ricorda

la tetra profezia di Simeone, oggi.

Maria si è fidata di Dio, gli ha dato un

corpo per nascere, ha consacrato

l’interezza della sua vita e dei suoi

affetti all’annuncio del Regno.

Ha reso possibile la missione di Gesù,

l’ha assecondata, motivata, incoraggiata.

Fino al Calvario.

Lì, sotto la croce dove la madre “sta”,

come annota Giovanni, Maria ha compiuto

il più grande atto di fede della storia;

credere di non essersi clamorosamente

sbagliata.

Grazie madre, per il dono del figlio,

grazie per la tua grande fede.

Insegnaci ad amare e a pregare.

Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato

il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta

la tua volontà come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,

rimetti a noi i nostri debiti come anche

noi li rimettiamo ai nostri debitori,

e non abbandonarci alla tentazione,

ma liberaci dal male. Amen.

Ave, o Maria, piena di grazia,

il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e

benedetto il frutto del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per

noi peccatori, adesso e nell'ora della

nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e

allo Spirito Santo.

Come era nel principio, ora, e

sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

Buona giornata, Fausto.

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