Della 11° settimana del Tempo Ordinario.
Cuore Immacolato della
Beata Vergine Maria.
Prima lettura.
Gioisco pienamente
nel Signore.
Dal libro del profeta
Isaìa (61,9-11)
Sarà famosa tra le
genti la loro stirpe,
la loro discendenza in
mezzo ai popoli.
Coloro che li vedranno
riconosceranno
che essi sono la
stirpe benedetta dal Signore.
Io gioisco pienamente
nel Signore,
la mia anima esulta
nel mio Dio,
perché mi ha rivestito
delle vesti della salvezza,
mi ha avvolto con il
mantello della giustizia,
come uno sposo si
mette il diadema
e come una sposa si
adorna di gioielli.
Poiché, come la terra
produce i suoi germogli
e come un giardino fa
germogliare i suoi semi,
così il Signore Dio
farà germogliare la giustizia
e la lode davanti a
tutte le genti.
Parola di Dio.
Vangelo.
Tuo padre e io,
angosciati, ti cercavamo.
Dal Vangelo secondo
Luca (2,41-51) anno dispari.
I genitori di Gesù si
recavano ogni anno
a Gerusalemme per la
festa di Pasqua.
Quando egli ebbe
dodici anni, vi salirono
secondo la
consuetudine della festa.
Ma, trascorsi i
giorni, mentre riprendevano
la via del ritorno, il
fanciullo Gesù rimase
a Gerusalemme, senza
che i genitori se
ne accorgessero.
Credendo che egli
fosse nella comitiva,
fecero una giornata di
viaggio, e poi si
misero a cercarlo tra
i parenti e i
conoscenti; non
avendolo trovato,
tornarono in cerca di
lui a Gerusalemme.
Dopo tre giorni lo
trovarono nel tempio,
seduto in mezzo ai
maestri, mentre li
ascoltava e li
interrogava.
E tutti quelli che
l'udivano erano pieni
di stupore per la sua
intelligenza e le
sue risposte.
Al vederlo restarono
stupiti, e sua madre
gli disse: «Figlio,
perché ci hai fatto questo?
Ecco, tuo padre e io,
angosciati, ti cercavamo».
Ed egli rispose loro:
«Perché mi cercavate?
Non sapevate che io
devo occuparmi
delle cose del Padre
mio?».
Ma essi non compresero
ciò che aveva
detto loro.
Scese dunque con loro
e venne a Nàzareth
e stava loro sottomesso.
Sua madre custodiva
tutte queste cose
nel suo cuore.
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Ieri abbiamo celebrato l’ampiezza
del
cuore di Gesù, la misura senza
misura
del suo amore, la sua
impressionante
compassione e tenerezza.
È il cuore di Cristo, il dono di
sé che egli
ha voluto fare, che ci svela il
vero volto
del Padre.
E della madre.
Senza scivolare troppo nel
sentimentalismo,
è vero che quando incontriamo
delle
persone in gamba, spesso ci
accorgiamo
che, alle loro spalle, ci sono
famiglie solide,
persone significative, eventi
fondanti.
Così la devozione popolare ha
voluto,
all’indomani della festa dell’amore
di
Cristo, fare memoria dell’amore
di Maria.
Un amore che passa anche
attraverso
l’esperienza della croce, come ci
ricorda
la tetra profezia di Simeone,
oggi.
Maria si è fidata di Dio, gli ha
dato un
corpo per nascere, ha consacrato
l’interezza della sua vita e dei
suoi
affetti all’annuncio del Regno.
Ha reso possibile la missione di
Gesù,
l’ha assecondata, motivata,
incoraggiata.
Fino al Calvario.
Lì, sotto la croce dove la madre “sta”,
come annota Giovanni, Maria ha
compiuto
il più grande atto di fede della
storia;
credere di non essersi
clamorosamente
sbagliata.
Grazie madre, per il dono del
figlio,
grazie per la tua grande fede.
Insegnaci ad amare e a pregare.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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