Della 12° settimana del
Tempo Ordinario.
San Cirillo
d'Alessandria, vescovo e
dottore della
Chiesa.
Prima lettura.
Abram partì, come
gli aveva ordinato il Signore.
Dal libro della Gènesi
(13,2.5-18)
Abram era molto ricco
in bestiame,
argento e oro.
Ma anche Lot, che
accompagnava Abram,
aveva greggi e armenti
e tende, e il territorio
non consentiva che
abitassero insieme,
perché avevano beni
troppo grandi e
non potevano abitare
insieme.
Per questo sorse una
lite tra i mandriani
di Abram e i mandriani
di Lot. I Cananei
e i Perizziti
abitavano allora nella terra.
Abram disse a Lot:
«Non vi sia discordia
tra me e te, tra i
miei mandriani e i tuoi,
perché noi siamo
fratelli.
Non sta forse davanti
a te tutto il territorio?
Sepàrati da me.
Se tu vai a sinistra,
io andrò a destra;
se tu vai a destra, io
andrò a sinistra».
Allora Lot alzò gli
occhi e vide che tutta
la valle del Giordano
era un luogo irrigato
da ogni parte-prima
che il Signore
distruggesse Sòdoma e
Gomorra-come
il giardino del
Signore, come la terra
d'Egitto fino a Soar.
Lot scelse per sé
tutta la valle del Giordano
e trasportò le tende
verso oriente.
Così si separarono
l'uno dall'altro: Abram
si stabilì nella terra
di Canaan e Lot si
stabilì nelle città
della valle e piantò le
tende vicino a Sòdoma.
Ora gli uomini di
Sòdoma erano malvagi
e peccavano molto
contro il Signore.
Allora il Signore
disse ad Abram, dopo
che Lot si era
separato da lui: «Alza gli
occhi, e dal luogo
dove tu stai, spingi lo
sguardo verso il
settentrione e il
mezzogiorno, verso
l'oriente e l'occidente.
Tutta la terra che tu
vedi, io la darò a te
e alla tua discendenza
per sempre.
Renderò la tua
discendenza come la polvere
della terra: se uno
può contare la polvere della
terra, potrà contare
anche i tuoi discendenti.
Àlzati, percorri la
terra in lungo e in largo,
perché io la darò a
te».
Poi Abram si spostò
con le sue tende e andò
a stabilirsi alle
Querce di Mamre, che sono
ad Ebron, e vi costruì
un altare al Signore.
Parola di Dio.
Vangelo.
Tutto quanto volete
che gli uomini
facciano a voi,
anche voi fatelo a loro.
Dal Vangelo secondo
Matteo )7,6.12-14) anno dispari.
In quel tempo, Gesù
disse ai suoi discepoli:
«Non date le cose
sante ai cani e non gettate
le vostre perle
davanti ai porci, perché non
le calpestino con le
loro zampe e poi si
voltino per sbranarvi.
Tutto quanto volete
che gli uomini facciano
a voi, anche voi
fatelo a loro: questa infatti
è la Legge e i
Profeti.
Entrate per la porta
stretta, perché larga è
la porta e spaziosa la
via che conduce alla
perdizione, e molti
sono quelli che vi entrano.
Quanto stretta è la
porta e angusta la via
che conduce alla vita,
e pochi sono quelli
che la trovano!».
Parola del Signore.
Meditazione personale
sul Vangelo di oggi.
Tra i tanti ammonimenti che ci ha
lasciato
Gesù, vi è anche la “regola d'oro”
con la
quale Egli vuole regolare il
nostro mutuo
rapporto: “Tutto quanto volete
che gli
uomini facciano a voi, anche voi
fatelo a loro”.
Un’attenzione maggiore verso il
prossimo
e considerare sempre la dignità d’ogni
essere umano ci aiuterà a non
avere
posizioni di superbia.
In più, Gesù c’invita a meditare sempre
in tutto quello che facciamo, per
essere
più pronti e disponibili verso le
altrui
necessità; tutto ciò ci viene
insegnato
con la “legge d'oro”.
Questa è la Legge dei Profeti, ci
dice
Gesù perché già presente nell’Antico
Testamento, che però Gesù stesso
ci
offre in una diversa chiave di
lettura.
Egli usa la “regola d’oro” nella
sua
proposizione positiva quasi ad
indicare
il valore nuovo e alto che Egli
stesso
conferisce alla legge antica,
tramandata
dai profeti.
Tutti i suoi insegnamenti hanno
quindi
questa attrazione “positiva”
perché
servono tutti per lo stesso scopo;
migliorare la nostra vita
spirituale
e migliorare il nostro rapporto
con gli
altri, con l’aiuto della
preghiera.
Padre nostro che sei
nei cieli, sia santificato
il tuo nome, venga il
tuo regno, sia fatta
la tua volontà come in
cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri
debiti come anche
noi li rimettiamo ai
nostri debitori,
e non abbandonarci
alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Amen.
Ave, o Maria, piena di
grazia,
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne e
benedetto il frutto
del tuo seno, Gesù.
Santa Maria, Madre di Dio, prega per
noi peccatori, adesso
e nell'ora della
nostra morte. Amen.
Gloria al Padre e al Figlio e
allo Spirito Santo.
Come era nel
principio, ora, e
sempre, nei secoli dei
secoli. Amen.
Buona giornata, Fausto.
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